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Sconcerti: "Mancini vittoria della gente. Convincerà Thohir che spendere nell'Inter è un vantaggio"

di Christian Liotta

Dal proprio spazio editoriale per il Corriere della Sera, Mario Sconcerti analizza il ritorno di Roberto Mancini sulla panchina dell'Inter parlando di "vittoria della gente, e di chi eventualmente la manovra. Una scelta fatta a furor di popolo, furore anche legittimo trattandosi di uno spettacolo dove ogni euro che entra è portato ormai solo dal popolo". Secondo Sconcerti, Mazzarri ha pagato tra le altre cose il fatto di "non aver mai avuto un fisico da interista", ma al tempo stesso non ha troppe colpe: "Voleva Luiz Gustavo e Stevan Jovetic, il miglior acquisto è stato Gary Medel arrivato da una squadra retrocessa dalla Premier. In sostanza Mazzarri ha lavorato nell'Inter più povera del dopoguerra".

Con l'arrivo di Mancini, secondo Sconcerti, "si colma per qualche giorno l'abisso tra quello che è l'Inter oggi e quello che la gente pensa ancora sia. Mazzarri è stato monotono nel gioco e poco fantasioso nel parlare al pubblico. Questo lo ha condannato. Quando non piaci alla gente, conta solo che non hai più futuro. Il ritorno di Mancini è adesso il primo vero investimento di Erick Thohir dell'Inter. Credo saprà sedurre Thohir e convincerlo che spendere nell'Inter è un grande vantaggio. Si va verso qualche illusione, ma abusarne sarebbe anarchia. L'Inter è una società molto complessa quanto a debiti e bilanci". In conclusione, Mancini "farà pensare l'Inter da grande squadra. Va da sé che non lo diventerà, non comunque quanto sarebbe auspicabile. Ma sarà una rincorsa finalmente divertente, e porterà vicino al terzo posto"

 


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