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Sconcerti: "Mi aspetto Eriksen in campo contro la Juve. Agnelli? Ha perso un'occasione per tacere"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: TMW

Intervenuto a TMW Radio, Mario Sconcerti ha commentato le ultime novità riguardanti il calcio italiano.

Si torna a giocare. Cosa ti aspetti da Juve-Inter?
"Credo che Eriksen debba farsi vedere sempre di più, me lo aspetto in campo. Mi aspetto più il danese che la Juve, perché di occasioni ne ha avute. La Juve sta giocando sempre peggio, forse ha difficoltà strutturali. È da tanto tempo che la Juve stenta ad esprimersi".

Le porte chiuse potranno influire in Serie A?
"I giocatori sono uomini, sanno le difficoltà che stiamo attraversando. La nostra è una situazione più complicata rispetto alla Cina. Credo che anche i giocatori abbiano capito. Vedremo quanto pesa la preoccupazione, non l'allarmismo, per i giocatori. Perché sono quelli che possono seguire meno le regole stabilite".

Che ne pensi delle parole di vicinanza di Agnelli a Zhang e sull'Atalanta?
"Se non si hanno risposte, meglio stare zitti, diceva un filosofo. Agnelli ha perso un'occasione, perché la storia che cos'è? La Juve ha una storia molto particolare: nasce nel 1899, ma vince solo nel 1927. La Juve nacque poverissima. Il Milan è stato 40 anni senza vincere un campionato. Il calcio è basato sugli investimenti, ma sono cose rischiose, che determinano la qualità e la bravura di un investitore. Bisogna investire bene, quindi il rischio dell'investimento deve esserci anche nel calcio. E poi parliamo di uno sport, dove comandano i risultati. Se si dovesse fare una Champions bloccata, credo che sarebbe un grande rischio anche per la gente e la manifestazione stessa. Non si deve mai dimenticare che chi finanzia l'evento è la televisione, ossia tutti noi, non solo certi tifosi. Che uno nasca ricco e debba morire ricco non è giusto. Le cose per diritto non sono corrette".


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