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Sconcerti: "Verratti completo, strano accorgersene dopo 5 anni. Gagliardini? Punterei su altri giovani"

di Redazione FcInterNews.it

Anche Mario Sconcerti, dalle colonne del Corriere della Sera, parla di Marco Verratti e delle sue prospettive: "Verratti, dovunque lo metti, è uno che sa giocare a calcio. Il suo ruolo da vecchio sarà quello di Andrea Pirlo, ora è una mezzala destra a cui piace far gioco. È cresciuto molto nel recuperare il pallone, direi che oggi è un centrocampista completo. Avesse accanto Luka Modric e Toni Kroos, i due migliori in quel ruolo, potrebbe anche giocare alle loro spalle. È strano ci si stia rendendo conto della sua differenza soltanto adesso, dopo 5 anni che gioca ad alti livelli. Ma non è la prima volta che capita con questo tipo di calciatori. Successe anni fa con Eraldo Pecci. Enzo Bearzot, in zona 1982, gli spiegò che lo lasciava fuori perché amava troppo il gioco. Pecci mi ricorda abbastanza Verratti, non buttava mai il pallone nonostante avesse il 45 di piede. Allora il calcio era mezzofondo, oggi è scattismo, bisogna pensare più in fretta. In questo Verratti è uno dei più bravi".

Secondo l'opinionista, comunque, Verratti non è da inserire tra le nuove leve generazionali azzurre: "Verratti viene dalla scuola vecchia, non ha giocato gli Europei perchè infortunato. Ci siamo convinti adesso di avere grandi giovani, questo ci eccita. Siamo stanchi di brutte figure (ultimi negli ultimi due Mondiali). In realtà siamo in una terra di mezzo, molti giovani ci sono ma devono ancora cominciare (Berardi, Bernardeschi, Roberto Gagliardini, Pellegrini, Mazzitelli, Barreca, Caldara, Conti, Cataldi, Politano, Petagna, Verre, Locatelli, Chiesa, Bonifazi, Biraschi). Per maturare, un ventenne impiega almeno due anni, e per noi sono troppi, il Mondiale sarà già passato. Quelli su cui puntare sono pochi, ma molto forti. Direi Verratti, Rugani, Romagnoli e Belotti, più Verdi. Di questi il fuoriclasse è Belotti, un attaccante che non si vedeva da decenni in Italia".


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