Scontri Inter-Napoli, arrestato Manduca. La Digos: "Siamo arrivati a lui nonostante l'omertà degli ultrà dell'Inter"
Fonte: Gazzetta dello Sport
E' notizia di stamattina l'arresto di Fabio Manduca, 39 anni, accusato di omicidio volontario all'interno degli scontri andati in scena prima di Inter-Napoli, il 26 dicembre 2018, e che hanno portato alla morte di Daniele . Si tratta di un ultras del Napoli che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato alla guida dell'auto che ha travolto la vittima durante gli scontri tra opposte fazioni non lontano dal Meazza.
"Siamo arrivati all’arresto dopo una complessa indagine, abbiamo ricostruito in modo dettagliato quella sera, rivisto le immagini comunali e di privati. Fondamentali sono state le testimonianze dei tifosi coinvolti negli incidenti, della gente che ha assistito agli scontri, più le intercettazioni e le perizie - ha raccontato Claudio Ciccimarra, capo della Digos di Milano -. Siamo riusciti a dare un filo a tutto quello che è successo in via Novara. Siamo risaliti alle auto e agli autisti. Non ci sono immagini dell’impatto, ma tutto viene ricostruito con i frammenti di ciò che hanno visto le varie telecamere. Alla fine abbiamo escluso tutte le auto dei tifosi napoletani tranne la Kadjar e una Audi A3: poi, grazie alle perizie, siamo arrivati all’individuazione di Manduca. L’auto non era stata lavata, ma sequestrata subito: tutte le macchine hanno una certa quantità di sporco nella parte bassa, la sua aveva una striscia di sporco minore compatibile con l’investimento di Dede".
Come si legge su Gazzetta.it, Manduca, che sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia a Poggioreale, in un’intercettazione si è giustificato dicendo "me lo sono trovato addosso", ma il suo atteggiamento alla guida - come spiegato dalla Digos - cozza con quello che si vede nei video. "Non siamo certi che abbia puntato Belardinelli ma non ha fatto nulla per evitare lui e gli altri tifosi nerazzurri: comunque nessuno dell’Inter ci ha reso la vita facile per la ricostruzione di quello che è successo - spiega ancora Ciccimarra -. C’è stata una assoluta omertà".