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Scontri prima di Inter-Napoli, il Gup: "Manca prova che furono organizzati"

di Mattia Zangari

Le "indagini espletate non appaiono sufficientemente dettagliate e approfondite, anche a causa della scarsa collaborazione degli imputati, per affermare che gli scontri" del 26 dicembre, prima di Inter-Napoli, nei quali morì Daniele Belardinelli, "fossero stati deliberati tra gli altri proprio" da Marco Piovella e Nino Ciccarelli, due dei sei ultrà arrestati finora e capi curva interisti. E' quanto scrive il Gup di Milano, Carlo Ottone De Marchi, nelle motivazioni della sentenza con cui ha emesse cinque condanne fino a tre anni e otto mesi. I om avevano chiesto cinque condanne a pene comprese fra i due anni e 11 mesi e i cinque anni e otto mesi (per Ciccarelli). Il giudice, invece, oltre alla condanna a tre anni e otto mesi per Ciccarelli, ha condannato a due anni e 10 mesi Marco Piovella, detto "Il Rosso", ritenuto il capo dei Boys della curva nerazzurra, e a tre anni Alessandro Martinoli, ultrà del Varese.

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