"Se non si vince col Rubin è la fine del mondo!"
Fonte: Collovati.it
In esclusiva per Collovati.it, intervistato da Simone Togna, ha parlato di Inter in tutte le salse l'ex tecnico nerazzurro Gigi Simoni. Ecco l'intervista integrale:
Il campionato sembrava già finito, e invece la vittoria della Juventus ha riaperto i giochi… Indubbiamente gli ultimi risultati hanno creato un interesse maggiore, ma che ora siano riaperti i giochi in toto mi sembra difficile perché l’Inter rimane la squadra più forte e più compatta.
Saccani ha scontentato un po’ tutti. Ma i malpensanti dicono che sono tornati gli arbitraggi pro Juve nella partita Scudetto… Saccani ha commesso qualche errore da una parte e dall’altra. Ma Se avesse davvero voluto aiutare la Juventus avrebbe buttato fuori Samuel e invece non l’ha espulso nonostante lo meritasse.
Mou è stato espulso. Se fosse stato l’allenatore dei nerazzurri (al suo posto) quando arbitrò Ceccarini che cosa avrebbe fatto? Questo non lo so, ma ripeto, Saccani ha commesso degli errori ma non ha sicuramente influenzato il risultato. Se ci aspettiamo che gli arbitri non sbaglino mai, è una situazione un bel po’difficile da trovare…
Come giudica il comportamento di Balotelli? Come deve essere gestito l’attaccante nerazzurro? Balotelli deve essere aiutato ma deve anche aiutarsi. Chi gli urla contro lo fa secondo me non per una questione razzista, ma risponde a delle provocazioni che questo ragazzo ha fatto e continua a fare. Anche l’altra sera quando è entrato ha fatto i suoi fallettini e aveva sempre qualcosa da ridire. Fa sempre incavolare la gente e gli avversari, i quali rispondono anche in modo duro. Mario deve imparare a vivere la professione da calciatore in modo migliore.
Chi è secondo lei l’anti Inter? Juve o Milan? Prima pensavo la Juventus perché combatte sempre, ma credo che oggi l’anti Inter sia il Milan. I rossoneri hanno recuperato Ronaldinho in maniera clamorosa, hanno trovato fiducia e stanno giocando bene. E secondo me sarà così finché quelli bravi là davanti mantengono questa condizione…
Veniamo alla Champions. Lei è stato l’ultimo allenatore che ha fatto trionfare l’Inter in Europa. Cosa manca ai nerazzurri per vincere al di fuori dell’Italia? Tecnicamente io ritengo che all’Inter non manchi nulla per vincere anche in Europa, ma è vero che il rendimento in Champions è diverso rispetto a quello in campionato, anche perché l’anno scorso i nerazzurri sono stati sconfitti in casa dal Panathinaikos. In Italia l’Inter, tranne rare eccezioni, gioca sempre da padrona, mentre in Europa non è così. Credo che sia più un problema psicologico che fisico.
Ma è fiducioso per la partita contro il Rubin Kazan? Assolutamente sì. Se non succede la fine del mondo l’Inter vince la partita.
Pensa che le italiane si qualificheranno tutte agli ottavi di Champions? Il Milan lo vedo meglio perché gioca contro un avversario di non grandissimo livello, anche se lo Zurigo ha vinto a Milano. La Juventus invece ha dei rivali ostici, il Bayern è una squadra che alterna risultati positivi a quelli negativi, ma è pur sempre pericolosa e ha alcuni giocatori che con una sola giocata possono risolverti la partita.
Quando potremo avere il piacere di vederti di nuovo in panchina? Ho già dato, adesso sono in pensione!