Seconde squadre in Italia, Casini: "Ci sono tre o quattro club pronti a iniziare a condizioni diverse"
Fonte: Calcioefinanza.it
Intervenuto durante il convegno 'Le seconde squadre in Italia e in Europa, modello per il futuro?' in scena all’Allianz Stadium di Torino in occasione del 'Next Gen Day', Lorenzo Casini tocca anche il tema delle riforme e delle seconde squadre: "Il piano delle riforme la Serie A lo ha già disegnato - esordisce presidente della Lega Serie A -. Nella prima assemblea di Serie A che ho fatto ci si chiedeva come aiutare il calcio italiano e si parlava già di seconde squadre. La domanda che ho posto è: perché una sola squadra ha scelto la seconda squadra? Intanto i costi molto alti, come 1,2 milioni di euro. A quel punto ho chiesto alla Juve di rappresentare le cose che potessero essere migliorate, mi sono incontrato con Ghirelli e già per quest’anno sono stati fatti miglioramenti. Come Serie A ci siamo impegnati a varare un documento con alcune proposte di riforma, tra queste ci sono le seconde squadre. La Juventus ha rappresentato quali possano essere i correttivi e cosa si possa fare per portare più club ad avere le seconde squadre".
"Nel giro delle società il tema seconde squadre c’era sempre come domanda - prosegue il numero uno della Lega Serie A, come raccolto da Calcioefinanza.it -. Ci sono tre o quattro squadre pronte a iniziare a condizioni diverse. Tra i problemi c’è il tema dei prestiti. Ci sono club di Serie A che ne hanno un numero alto, e con le regole FIFA che dovranno essere rispettate entro il 2025, la seconda squadra potrà essere utile. Anche il tema dei costi è rilevante. Si pensa ancora a una Serie A ricca, ma ci sono squadre che quest’anno hanno dovuto scegliere se mantenere un centro sportivo all’altezza o se continuare ad avere una squadra femminile, per problemi di investimenti e di risorse, quindi il tema dei costi va posto per le seconde squadre".