Serena: "Dopo un'Inter-Juve mi sorprese una telefonata di Boniperti. Milan? Nel '91 ci andai con lo spirito sbagliato"
"Quandi mi prese l'Inter, mio padre mi guardò e disse: 'Aldo, male che va qui c’è sempre la fabbrica che ti aspetta'". Lo ha raccontato Aldo Serena, ex attaccante nerazzurro, parlando al Corriere della Sera.
Tra i curiosi aneddoti snocciolati da Serena nella chiacchierata con il collega del quotidiano milanese anche uno legato a Boniperti: "Una volta io ero alla Juve in uno dei tanti prestiti dall’Inter e ci fu la gara Inter-Juve a San Siro. Non tirai in porta ma mi battei come un leone. Il giorno dopo i giornali scrissero peste e corna di me, mi diedero cinque in pagella accusandomi di non aver voluto danneggiare l’Inter. Ora, è vero che l’Avvocato chiamava alle sette del mattino ma il presidente telefonava poco dopo, alle otto. 'Driin, pronto è la segreteria del presidente Boniperti, glielo passo'. Stavo per sciogliermi, pensai subito a una ramanzina. E invece lui mi disse: 'Aldo, ti sei battuto alla grande, per me puoi anche continuare così senza fare gol'".
Serena svela anche la persona che l'ha delusa di più in carriera: "La stessa che per primo ho deluso io, Fabio Capello. Nel ‘91 andai al Milan con lo spirito sbagliato, uno spirito di vendetta. L’Inter mi aveva lasciato libero e la cosa non mi andava, volevo far vedere chissà che cosa e ogni proposta dell’allenatore mi lasciava insoddisfatto. Non accettavo i ruoli che mi dava, non collaboravo".