Settori giovanili, Sacchi: "In Italia non siamo lungimiranti, si va a caccia del nome per impressionare il pubblico"
Problema strutturale nei settori giovanili? Arrigo Sacchi, sulle frequenze de La Gazzetta dello Sport, individua una notizia proveniente dalla Premier: "La notizia è che Manchester City, una delle società più ricche del mondo, sta puntando sui giovani e sta trattando quelli che ritiene i migliori sul mercato, evitando calciatori costosi e già fermati. Un po’ come fece il Real Madrid quando investì su Guler ed Endrick. È chiaro il progetto di questi club: vogliono portarsi avanti con il lavoro e anticipare la concorrenza. Immaginate quali benefici possono trarre Miles, Barrett e McAidoo, i tre giovani che il City potrebbe chiudere a breve, quando si allenano assieme ad Haaland o a Rodri, sotto la guida di un maestro come Guardiola.
"In Italia purtroppo i club non sono così lungimiranti. Qui da noi si va ancora a caccia del nome per impressionare il pubblico, non abbiamo l’umiltà di vedere che cosa stanno facendo all’estero. Non c’è nulla di male a copiare una buona idea che arriva da oltre frontiera. Sarebbe un più che gradito atto di umiltà, perché significherebbe che finalmente i nostri dirigenti hanno capito i loro errori e stanno cercando di correggersi”, ha concluso.