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Severgnini, lettera aperta a Ibrahimovic

di Fabio Costantino
Fonte: Gazzetta dello Sport

In periodi di chiacchiere e ipotesi più o meno credibili, c'è chi prende la situazione di Ibrahimovic con una certa ironia, l'interista doc Beppe Severgnini, che ha dedicato allo svedese una lettera aperta, pubblicata sulla Gazzetta dello Sport. Un messaggio che contiene anche consigli di comportamento per Ibra, nel caso si fermasse a Milano: "Se Ibra resterà a Milano l'uomo dovrà rivelare di che pasta è fatto. E’ un grande professionista? Un campione duro e puro? Un fuoriclasse incapace di debolezze sentimentali? Bene: lo dimostri. L'Inter gli ha concesso il nulla-osta morale per il trasferimento in Spagna. Dovesse restare, però, resti con gioia. Gliel'ha suggerito anche Santon, che a diciott'anni si dimostra più maturo di tanti colleghi.

Non c'è nulla di più irritante, infatti, del campione musone. Certo, si può essere infelici anche guadagnando un milione (netto) al mese, giocando per vivere, vivendo adorato da tutti. Ma è, come dire, un brutto spettacolo. Ronaldo piagnucoloso che traffica per il trasferimento al Real, Cannavaro depresso che briga per tornare alla Juve: i tifosi, certe cose, non le dimenticano. Non commettere errori, Zlatan Boy. Nessuno ti chiede di cambiare. Sei bravo, forte, alto: il tuo cuore è più distante dal prato di San Siro, rispetto a quello di Zanetti. Questo l'abbiamo sempre saputo, e ti diamo atto d'averci risparmiato lacrime e smancerie (vero Kakà?).

Ricapitolando. Se parti, Ibra, grazie e saluti. Se resti — e potrebbe succedere — sorridi. Ti vogliamo felice e spavaldo, come sei stato finora. Ah, dimenticavo. Se la tua prima Champions arrivasse in Spagna, diranno: il Barça (o il Real) hanno fatto vincere la coppa a Ibra. Dovesse arrivare a Milano, grideranno: Ibra ha fatto vincere la Champions all’Inter! C'è una differenza...".


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