Severgnini: "Miope fermarsi durante le feste, Premier e Nba lo dimostrano"
Nel dibattito riguardante la possibilità o meno di fermare il calendario della Serie A durante le feste natalizie, Beppe Severgnini prende posizione in maniera netta attraverso le colonne del Corriere della Sera. "Mi chiedo se i giocatori, gli allenatori e i presidenti di serie A abbiano guardato un po’ di televisione, in questi giorni, durante le loro lunghe, inspiegabili vacanze. Magari Arsenal-Chelsea, con il debutto di Arteta in casa, o Leicester-Liverpool - si legge - Be’, i professionisti del nostro calcio sappiano che, in tanti, abbiamo guardato il calcio degli altri. Che non si è fermato. E il basket Nba, che ha riempito festosamente l’intera giornata di Natale. Così si conquista il pubblico, così si tengono i clienti e se ne trovano di nuovi: offrendo quel che chiedono, quando lo chiedono. Fermare il calcio italiano mentre la gente avrebbe tempo di goderselo — i giorni di Natale e Capodanno, freddo fuori, famiglie riunite e televisori accesi — è un controsenso".
Sempre secondo Severgnini "l’industria del calcio italiano sta sbagliando, e ne pagherà le conseguenze. Fermarsi durante le vacanze invernali — quando gli appassionati hanno voglia e tempo di guardare le partite — è una palese assurdità. È come se i maestri di sci si mettessero in ferie d’inverno, e i bagnini prendessero le vacanze d’estate. Gli interessi immobiliari milanesi del neo-rossonero Zlatan Ibrahimovic sono interessanti (farà più rogiti o gol, nel 2020?). Ma è triste occuparsi di queste cose, o del possibile scambio Politano-Llorente, mentre il calcio giocato, negli stadi inglesi, esplode di azioni, di gol, di pubblico e di colori. Ed è miope rinunciare alla possibilità di conquistare nuovi appassionati. Il televisore acceso, durante le vacanze, intercetta anche un pubblico più femminile e più giovane: il più prezioso".
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