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Severgnini: "Stankovic merita un monumento"

di Guglielmo Cannavale

Beppe Severgnini dedica ampio spazio alla sua amata Inter nella rubrica SportItalians sulla Gazzetta dello Sport. Questo il suo pensiero sull'Inter e su Benitez: "Non c'è dubbio che Rafa Benitez sia un bravo allenatore. Temevo che avesse scarsa presa sui giocatori, ma le ultime due partite dimostrano che non è così. E' bastato che tornasse il centrocampo titolare, e si è rivisto il pressing alto, marchio di fabbrica di Benitez. Stankovic, Cambiasso, Zanetti e Sneijderotta (mezzo Sneijder e mezzo Motta) sono sufficienti per cambiare passo all'Inter. Pensate quando torneranno Cambiasso e Thiago Motta. Ai ragazzini occorre dare tempo. Biabiany ha avuto bisogno di diverse partite per dimostrare di essere utile. Buon per lui (e per noi), altrimenti rischiava di diventare un Quaresmino.

Tornando a Benitez, io non so se l'Inter vincerà qualcosa quest'anno. Lo spero, ma non lo so. Penso però che il prezzo della sazietà sia stato pagato. La prospettiva di uscire dalla Champions e dallo scudetto in autunno ha spaventato i giocatori, che hanno reagito, affidandosi all'allenatore. Moratti deve star tranquillo. Sa bene, e anche noi, qual è il prezzo dell'impazienza. L'Inter è cambiata anche per questo. Non ha più il fiato corto degli ansiosi, ma ha il fiato lungo dei campioni. Avanti così, e un monumento a Deki Stankovic nel piazzale di San Siro". 


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