Simonelli: "San Siro, gestione quasi tragicomica a livello politico. Ora servono stadi moderni"
Presente al convegno 'EURO 2032 e oltre. Finanziamento e valorizzazione degli stadi come asset strategici', andato in scena il 29 ottobre nella sede milanese di Clifford Chance, Ezio Simonelli, Presidente della Lega Calcio Serie A, ha ribadito ai microfoni di Calcio e Finanza la centralità delle infrastrutture nel futuro del calcio italiano: "Negli ultimi giorni abbiamo fatto due passi avanti. Il primo con la nomina del commissario Sessa, una scelta vincente. Nei giorni scorsi ho incontrato la presidente Meloni e abbiamo condiviso che l’investimento sugli stadi è fondamentale per il Paese" ha detto il numero uno della massima competizione italiana che a proposito dei progetti di ristrutturazione e costruzione previsti per EURO 2032 ha continuato: "Possono generare 3,2 miliardi di investimenti e 5,6 miliardi di incremento del PIL, oltre a un flusso turistico aggiuntivo di 300 milioni l’anno" ha detto prima di citare i fatti di cronaca che riguardano San Siro, ieri passato nelle mani di Inter e Milan.
Il presidente della Lega ha poi citato il caso di Milano:
"Il secondo passo avanti è stato la delibera per la vendita di San Siro, che è arrivata tardi, ma finalmente è arrivata, nonostante una gestione quasi tragicomica a livello politico. San Siro ha cento anni: servono stadi moderni, accoglienti e multifunzionali. La politica ora sta facendo la sua parte, noi anche".