Simoni: "Mancini merita fiducia, i giocatori hanno tradito. Simeone garanzia, rende tutti dei campioni"
Luigi Simoni, ex tecnico dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di ‘InterLine’, programma di TMW Radio gestito con la collaborazione di FcInterNews.it, tracciando un bilancio della stagione dell’Inter: “Penso che Roma e Napoli sono state più continue mentre l’Inter ha fatto una bella partenza che aveva fatto credere potesse essere un anno molto positivo. Poi pian piano la squadra ha mostrato dei limiti e le altre ne hanno approfittato. Il quarto posto per una squadra come l’Inter non è una grande cosa, Roberto Mancini ha sbagliato degli acquisti e questo ha portato a un rendimento inferiore”. Ma è giusto dare nuovamente fiducia al tecnico jesino? “Lui è tra i migliori tecnici in circolazione, è affidabilissimo nella scelta anche dei giocatori stranieri. Ha fatto delle cose buone, diciamo che gli acquisti di quest’anno, specie i primi, non si sono dimostrati all’altezza dell’Inter. Chi? Penso a quelli dell’anno scorso a gennaio, quest’anno hanno fatto altri acquisti, qualcuno positivo altri meno. A volte si discute su chi conta in una squadra di calcio, se l’allenatore o i giocatori: qui l’allenatore è uno che merita fiducia mentre i giocatori hanno tradito. Gli attaccanti presi l’anno scorso non sono stati granché. La squadra resta di ottimo livello ma manca di 4-5 giocatori fondamentali come sono quelli di Juve, Roma e Napoli”.
Simoni parla anche di Ronaldo, suo straordinario giocatore ai tempi dell’Inter: “Il mio Ronaldo non ha rivali. Rispetto a CR7 o Lionel Messi c’è una differenza determinata dal ruolo; lui era centravanti classico, in quel ruolo non credo abbia rivali. Oggi c’è Gonzalo Higuain, anche lui elemento importantissimo, però lui è stato il miglior giocatore che io abbia mai visto”. Nella sua Inter militava anche Diego Pablo Simeone, oggi trascinatore dell’Atletico Madrid e dai più indicato come successore di Mancini all’Inter: “Che allenatore è? Uno abile a far giocare bene le squadre non di alto livello dando un valore personale che già aveva quando era giocatore, al punto che lo ritenevo l’allenatore in campo. Ha una capacità di gestione tale da far rendere tutti al massimo. Questi sono concetti che fanno rendere di più rispetto a giocatori ottimi ma mal guidati. Lui è una garanzia, sa dare motivazioni ai giocatori e li fa rendere come fossero campioni”.