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Skriniar, contro la Spal nuove conferme: un'altra prestazione solida e numeri positivi per lo slovacco

di Andrea Pontone

Anche contro la Spal, Milan Skriniar ha confermato di essere in grande forma: dopo l'ottimo esordio con la Fiorentina e la prova sugli scudi a Roma, il difensore ha trovato modo di confermarsi alla sua seconda apparizione a San Siro in maglia nerazzurra. Spalletti, che si è detto certo del suo grande futuro, vuol far sì che in breve tempo (e il classe '95 non sta deludendo le attese) lo slovacco diventi il nuovo pilastro del reparto arretrato. Nella sfida del Meazza il giocatore ha messo in luce varie e lodevoli doti tecniche.

DIFENSORE COMPLETO - Skriniar al fianco di Miranda comincia a saper impostare l'azione con i giusti tempi, modi e ritmi. Svetta nei contrasti aerei (100% quelli vinti), non commette alcun fallo per tutto il corso dell'incontro e si getta anche in avanti: propositivo in fase di costruzione, alza il proprio baricentro e fa salire il raggio di gioco dell'intera squadra. Quando gli si apre il varco, ci prova: al 69' sfodera un destro potentissimo da lunga distanza, che sbatte contro la traversa. Roba da far venire giù lo stadio.

ATTENTO IN FASE DIFENSIVA - L'ex Sampdoria ha difatti sovrastato Borriello, in ogni modo possibile: di testa (come sopra citato, ha prevalso in tutti i contrasti aerei) ma non solo. Sul suo conto si registrano anche due intercettazioni, il che testimonia la grande abilità del centrale interista nel leggere e prevedere le traiettorie di passaggio avversarie. Il tiro respinto a Paloschi rende conto della sua tempestiva reattività. Con il piede giusto.

OTTIMO SENSO DELLA POSIZIONE - Dal punto di vista tattico non c'è nulla da imputare allo slovacco, conscio di trovarsi sempre al posto giusto nel momento giusto. Con uno stile di gioco pulito e ordinato, il 22enne ha messo in mostra anche una considerevole abilità palla al piede. I numeri parlano da sé: 61 tocchi, 97% di precisione nei passaggi. Il migliore dell'intera squadra e di tutti i 28 giocatori (cambi compresi) che domenica sono scesi in campo a San Siro. Impetuoso.

GRANDE PERSONALITÀ - In campo ci vogliono fegato e coraggio, per azzardare certe giocate. Ma Skriniar è fatto così, è un difensore che se va in difficoltà non disdegna la classica spazzata all'italiana (cinque nel lunch match con la Spal), né il contrasto con gli avversari: 100% di tackle riusciti, nessun intervento falloso. E poi, l'episodio che più di tutti contraddistingue il suo carattere: è la fase centrale del secondo tempo, un frangente in cui l'Inter si trova avanti soltanto di un gol e sembra patire le scorribande offensive della Spal. Ma lo slovacco si fa coraggio e dai 30 metri tenta un apparentemente improbabile tiro verso la porta. Un tentativo che tendenzialmente espone il fianco a brutte figure. E invece il pallone, calciato a fortissima velocità, si stampa sulla traversa. Sarebbe stata una rete leggendaria.

MAI ARRENDEVOLE - Il classe 1995 ha dimostrato di sapere e volere sacrificarsi per la squadra, ricorrendo a cinque salvataggi in fase difensiva e cercando spesso il fallo per far rifiatare i suoi compagni (due gli interventi irregolari ai suoi danni). Anche dopo una brutta contusione accusata alla gabbia toracica (scontro con D'Ambrosio in un momento di difficoltà), una delle parti del corpo che più di tutte può causare problemi durante un'attività agonistica, il difensore si è rialzato già dopo una brevissima pausa, pur di tornare a correre con la maglia dell'Inter. Erano in molti a storcere il naso per i 23 milioni sborsati nelle casse della Sampdoria la scorsa estate, ma Skriniar ha risposto sul campo: in lui si è visto uno spirito positivo. Dovrà lavorare ancora sodo, perché ha tutta la carriera davanti, ma è indubbio che si sia presentato al popolo nerazzurro con un ottimo biglietto da visita...


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