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Skriniar: "Inter, non pensavo di fare subito il titolare: giocare qui è stupendo. Mercato? Non mi interessa"

di Mattia Zangari

"Mi ricordo bene quando la gente diceva perché fossi costato 25/30 milioni. Credo di aver dimostrato di valere quei soldi". Comincia così l'intervista rilasciata da Milan Skriniar a Libero a due giorni dal derby di Milano. Una chiacchierata nella quale il difensore slovacco ha spaziato tra diversi temi, dal suo impatto nella nuova realtà nerazzurra al futuro, passando per l'obiettivo Champions e il ruolo preferito in campo. Ecco alcuni stralci: 

Di' la verità: pensavi di arrivare all'Inter e fare subito il titolare?
"Veramente no, un po' mi sono meravigliato anch'io. Sono andato oltre le mie aspettative, ma piano piano giocandole tutte ho alzato l'asticella, mi sono riprogrammato". 

Chi ti ha voluto all' Inter?
"Appena il direttore Ausilio e mister Spalletti si sono fatti vivi ho subito detto "l'Inter? Vengo!". Per me giocare qui è stupendo". 

C'è chi dice: 'È così forte che la prossima estate i grossi club se lo porteranno via'. Ti senti di poter promettere 'io resto qua'?
"Il discorso è semplice: io penso a giocare al meglio, è il mio compito. Le altre cose non mi interessano". 

Ma raggiungere la qualificazione alla Champions League può fare la differenza?
"Può essere, ma l' anno prossimo l'Inter sarà in Champions, ne sono convinto, e quindi il problema non si pone". 

C' è chi dice che il vostro spogliatoio non sia così unito...
"Bugie, noi ci scherziamo su...". 

In nazionale giochi anche a centrocampo. Ti piacerebbe in futuro spostarti in quel ruolo?
"Io in realtà nasco centrocampista, fu il mio mister allo Zilina, Adrian Gul'a, a spostarmi in difesa. Mi piace giocare lì, sono un difensore". 

La tua attitudine al passaggio in verticale è merito di Giampaolo?
"È sempre stata una mia caratteristica proprio da quando ho iniziato a giocare da difensore centrale". 

Preferisci giocare a destra o sinistra?
«Nella Samp giocavo a sinistra, ora più a destra. Inizialmente pensavo potesse essere un problema, ma in realtà non è cambiato quasi nulla". 

 


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