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Sosta intensa per la Svizzera di Sommer, il ct Yakin: "I nostri ragazzi sono abituati a giocare ogni tre giorni"

di Stefano Bertocchi

"Anche se i risultati ultimamente non sono stati del tutto soddisfacenti sulle prestazioni non c’è molto da criticare". È uno dei concetti espressi da Murat Yakin, ct della Svizzera di Yann Sommer, nell'intervista concessa a RSI alla vigilia del delicato match contro Israele per le qualificazioni al prossimo Europeo. 

Gli elevetici saranno impegnati in questa sosta anche contro Kosovo e Romania: "È tutto nelle nostre mani, la squadra conosce la posta in palio e sa bene cosa deve fare - aggiunge Yakin -. Continueremo a lavorare fino a quando non raggiungeremo il nostro obiettivo. I nostri ragazzi sono abituati a giocare ogni tre giorni e a concentrarsi unicamente sul loro lavoro. Siamo tutti professionisti, sarà decisivo pensare unicamente al match e lasciare tutto il resto da parte".


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