Spalletti alla Rai: "Giampaolo è un fratello, sperava che Skriniar venisse da noi. Icardi? È eccezionale"
Dopo il successo contro la Sampdoria, Luciano Spalletti si è fermato ai microfoni della Rai per analizzare la partita.
Giampaolo ha detto che è un paraculo.
"(ride, ndr) Io a Giampaolo gli voglio bene come lui ne vuole a me, come al suo secondo e al mio. Siamo come fratelli. Sono amicizie che ci hanno permesso di prendere Skriniar, loro ci mettevano la mano sul fuoco, speravano di darlo a noi piuttosto che agli altri. Bravo Ausilio a strapparlo alla concorrenza”.
Miglior Inter degli ultimi anni, ma un finale complicato.
“Si stasera un bel balzo in avanti sul gioco. Siamo stati cortissimi e abbiamo pressato alto, con scalature per assorbire il loro rombo che crea difficoltà a chiunque. Son dietro di noi, se avessero fatto risultato loro erano lì per le primissime posizioni. Sono tosti, se ne sono accorti tutti. Non si può non fargli i complimenti”.
Da Trapattoni in poi, pochi allenatori si sono ambientati così bene e così rapidamente all'Inter. Cosa le da questo ambiente?
“E' perfetto per fare calcio, per sviluppare lavoro. Mi hanno accolto benissimo, hanno professionisti eccezionali. Vogliono che li renda partecipi ma loro fanno tutto da soli non hanno bisogno di indicazioni, creano un ambiente ideale per i giocatori”.
Da Icardi cosa vorrebbe?
“Mauro è perfetto così, si è calato nel ruolo che noi vogliamo che abbia. È dentro quel riconoscere i comportamenti che noi gli chiediamo. Un paio di volte stasera è venuto staccandosi dai centrali per fare l’appoggio. Ora palleggia con noi, tiene palla, da quanto lo fa bene sembra questa la sua prima qualità. È un giocatore eccezionale, lo vedete anche voi. Avrebbe potuto segnare ancora di più stasera, è pesante la sua presenza lì dentro. Non perde mai di vista la zona per fare male, nemmeno il posto per creare la possibilità di passaggio che porti al gol”.
Senza coppe non è un piacere, ma un vantaggio?
“Giocare di meno è sempre un piccolo vantaggio perché fai recuperare i calciatori, ma noi abbiamo una rosa adatta a questo per farli sentire tutti dentro al progetto. Li si deve far giocare, non bisogna fargli perdere l’entusiasmo. Abbiamo fatto una squadra cortissima che ci permette di avere pochi cambi nonostante gli zero cambi delle ultime partite. Oggi Vecino ho dovuto toglierlo anche per precauzione. Quindi ci saranno anche difficoltà, qualcuno ogni tanto dovrà recuperare”.