Spalletti alla Rai: "Sfavoriti dagli episodi, la reazione c'è stata. Mercato finito. A gennaio si è parlato di..."
Nel post-partita di Genoa-Inter si è presentato ai microfoni di Rai Sport il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti, che ha esternato davanti alle telecamere dell'emittente sportiva la propria opinione riguardo la debacle nerazzurra del 'Ferraris'. Queste le sue parole: "Dentro questa partita di grandi risposte non ne abbiamo avute, perché non possiamo impadronirci di una gara in questo momento. La partita era in equilibrio, poi è arrivata l'autorete e lì si sono create maggiori difficoltà visto il periodo non bello che stiamo vivendo. Ma la reazione nel secondo tempo c'è stata: il 2-0 ci ha castigati ma non mi sembra questa una gara dove abbiamo sbagliato tutto".
Il periodo negativo sembra non finire...
"Se la squadra sta facendo ciò che io gli chiedo, vuol dire che io devo chiedergli qualcosa di diverso. Nell'ultima settimana abbiamo approfondito altri concetti, ma io devo difendere i miei ragazzi".
Qual è il rapporto con la dirigenza?
"Noi siamo lì a lavorare dalla mattina alla sera. Durante il mercato di riparazione sono stati fatti molti nomi, si sono create molte aspettative ed i miei ragazzi si sono sentiti tutti in discussione. Ora si parla ancora di 'rivoluzione', si dice che verrà smantellata metà squadra... Io direi che bisogni far sentire ai miei giocatori la massima fiducia".
Si sente messo in discussione?
"Ma no, Lei si sbaglia. Ciò non vuol dire che loro (i dirigenti, ndr) non prendano decisioni, non mi analizzino o non mi mettano in discussione. Noi allenatori rispetto a voi giornalisti siamo più in difficoltà da un punto di vista di sentenze".
Il giornalista della Rai controbatte: "A questo punto, se vuole, scambiamo gli stipendi".
Piccata la risposta di Spalletti: "Alla fine si va sempre lì, che siccome prendi molti soldi devi essere messo in discussione. Ci sono dei giornalisti che guadagnano più degli allenatori, io guarderei più in casa mia piuttosto che in quella degli altri".
Ma alla fine com'è andata a gennaio?
"Si è parlato di Pastore, Sturridge... Ora il mercato è finito. Punto. Mancano 14 partite alla fine del campionato, perché si parla di 'rivoluzione'? Chiaro che bisogna parlare di futuro e lanciare un occhio al mercato di giugno, ma io devo pensare a fare il mio lavoro".