Spalletti: "Joao Mario professionista serio. De Vrij? Non era corretto schierarlo con la Lazio"
Il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti, in seguito alla vittoria dell'Inter in casa della Lazio all'Olimpico, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Dazn.
Spalletti, Inter a -6 dalla Juve. E' un messaggio per loro?
"E' un messaggio a noi, perché si può crescere e fare queste partite qui. Io non so di chi siamo l'anti, se giochiamo come nel secondo tempo siamo l'anti-noi, se facciamo come nel primo tempo siamo l'anti squadre forti. Parte da lì il fatto di gestire la palla, di avere la qualità e la personalità per proporre il proprio calcio e fare quello che si deve fare se si veste questa maglia".
Da dove nasce la scelta di Joao Mario?
"Mi serviva un centrocampista fresco che sa giocare la palla. Joao Mario ce l'ho in rosa, e per come si sta comportando avrei dovuto farlo giocare prima. Lui ha continuato a fare il suo lavoro da professionista serio. Non è uno di quelli che gli sono amico se gli do la maglia: se io devo diventare amico in base alle maglie che do, preferisco non essere amico di nessuno. Lui è uno che continua a fare il professionista e lavorare, poi gli è capitata l'occasione e l'ha sfruttata benissimo. Nel primo tempo ha fatto pienamente la sua parte".
De Vrij fuori per scelta semplicemente emotiva o c'è altro a livello fisico?
"Lui è forte come lo sono Miranda e Skriniar, poi io devo sceglierne due. Se abbiamo questa classifica è perché anche lui ha fatto la sua parte, ha giocato tante partite. Poi dal mio punto di vista non era corretto metterlo nelle condizioni di essere fischiato da uno stadio intero".
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