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Spalletti: "La pressione? Ci son club che hanno nome e forza, ma bisogna stare attenti coi messaggi che si mandano"

di Stefano Bertocchi
Fonte: dall'inviato a Roma, Stefano Bertocchi

C’è anche Luciano Spalletti tra i protagonisti presenti oggi a Roma in occasione dello ‘Sport Human Factor - L'incidenza del fattore umano sulla prestazione sportiva dell’atleta e sulla performance del club’. Uno dei concetti principali espressi dal ct delle Nazionale e raccolti dall’inviato di FcInterNews.it riguarda il tema della selezione dei giocatori e del rapporto con loro: "Avere un buon rapporto con gli atleti diventa fondamentale - sottolinea Lucio -. Le varianti sono moltissime e io devo prendere per me le cose dirette. Il rapporto è fondamentale per la gestione di tantissime cose: tutti devono sapere che motivare se stesso fa capire chi sei, ma motivare l’ambiente e contagiarlo per essere a disposizione degli atleti fa capire dove vuoi andare. Abbiamo bisogno degli atleti per vincere. Per quello che ho visto è importante capire che la fatica è più mentale che fisica: molti infortuni arrivano quando le squadre non fanno risultati, quasi il doppio".

Spalletti poi aggiunge al suo lungo discorso anche il tema delle pressioni e degli obiettivi imposti dalle società o dalla Federazioni: "Ci son club che hanno un nome e una forza per portare risultati, ma anche lì vengono messi sotto pressione i giocatori. E anche lì bisogna stare attenti con i messaggi che si mandano. La squadra si fa giocare in base alla qualità della rosa che hai a disposizione, poi si è più liberi nella gestione delle cose, come ad esempio le partenze dopo una trasferta all’estero. Per avere una scorciatoia comunque è sempre meglio attribuire tutto alla testa, non al muscolo: se riesco a sistemare la testa è più facile acchiappare il risultato individuale e quindi di squadra".


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