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Stadi, Milano senza pace: proteste anche per l'impianto che vuole costruire l'Alcione

di Christian Liotta

Non bastasse la telenovela infinita per San Siro, adesso anche l'altra squadra di Milano, l'Alcione, approdata in serie C, deve affrontare dei problemi per l'impianto che vorrebbe costruire sulle aree del centro sportivo Carraro. Il club arancioblu deve affrontare infatti l'opposizione delle società sportive che usufruiscono del suddetto polo sportivo. Il Giornale riferisce che per il prossimo 30 novembre è già convocata un'assemblea pubblica al Cam Gratosoglio tra le società, le associazioni di zona e i cittadini che parleranno con assessori del Comune e del Municipio.

Il fronte degli oppositori avverte che "ci è stata data conferma che il club vorrebbe costruire uno stadio idoneo alla serie B, alla quale ambisce, quindi una struttura di notevoli dimensioni. Che fine farebbero gli sport in attesa di rientrare nel Carraro nel 2026, al termine dei lavori di ristrutturazione? Le società sono 15, dal rugby al tennis alla pallavolo , con circa 3.500 praticanti e sicuramente non ci saranno più i vari campionati e tornei scolastici con migliaia di studenti. Con lo stadio diversi sport spariranno". Oggi l'Alcione deve giocare a Fiorenzuola d'Arda, in provincia di Piacenza. L'assessore allo Sport Martina Riva aveva inviatato nei mesi scorsi l'Alcione a presentare un partenariato pubblico privato per il Carraro, preservando però gli spazi dedicati all'atletica, al basket e ad altri sport.


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