Stadio, forze politiche in contrapposizione. E i club minacciano lo spostamento a Sesto San Giovanni
Fonte: IlSole24ore
Il tema stadio continua ad essere punto all’ordine del giorno di ogni dibattito attuale, sociale ma anche politico. Sebbene siano già stati presentati i due progetti volti alla realizzazione di quello che sarebbe il nuovo impianto calcistico per Inter e Milan, il dibattito più acceso pare essere a Palazzo Marino, come riferisce il Sole24Ore: “Appena due i consiglieri comunali che si dicono favorevoli al progetto del nuovo San Siro, su tutti Stefano Parisi, lo sfidante di Giuseppe Sala alle ultime elezioni amministrative, alla guida dell’allora coalizione di centrodestra. È stato lui a definire il nuovo progetto un’occasione per la città di crescere, da realizzare senza indugi. Gli altri consiglieri invece si sono dimostrati ben più tiepidi, soprattutto di fronte all’incalzante campagna mediatica voluta dalle squadre, che li ha in qualche modo scavalcati. Nettamente contrari la Lega e le liste civiche di sinistra; negativi anche i membri di Forza Italia (tranne un’eccezione). Molti indecisi nel Pd e nelle altre liste civiche”.
Il quotidiano aggiunge: “Le due squadre hanno detto che un diniego di Milano comporterebbe un possibile trasferimento a Sesto San Giovanni, nell’ex area Falck, dove l’ad Giuseppe Bonomi ha già manifestato il suo consenso. E hanno pure confezionato, sostituendosi ai partiti, un sondaggio a uso dei politici, in cui si sottolinea che chi dice no allo stadio rischia di perdere voti. I consiglieri comunali hanno reagito ognuno a modo suo: qualcuno, più a sinistra, ha disertato il primo incontro con le squadre (precisamente Basilio Rizzo); qualcuno continua a dire di partire da una valutazione di San Siro; altri parlano di «riflessione aperta», come il capogruppo del Pd Filippo Barberis. Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica, spiega: ‘non vorrei posizioni preconcette, ma dobbiamo entrare nel merito. Sono certo che nessun consigliere potrà essere tirato per la giacchetta’. Ecco il percorso. A metà ottobre ci sarà il voto consiliare che dichiarerà o meno ‘l’interesse pubblico’ del progetto. Prima Palazzo Marino approverà entro il 15 ottobre il Pgt, poi sarà la volta dello stadio. La legge sugli stadi non prevede l’obbligo di passare dal consiglio comunale in questa fase preliminare, tuttavia l’amministrazione ha preferito avere un via libera in modo inequivoco. La giunta poi darà il suo parere sulla base dell’indirizzo avuto dai consiglieri. Bisogna infine considerare un’ultima variabile: i lavori per il nuovo stadio dovrebbero partire all’inizio del 2021, a ridosso della campagna elettorale per le prossime amministrative”.