Steward e Green Pass, la risposta di AISS e SIA
In merito alle recenti dichiarazioni di Ferruccio Taroni, presidente dell’Associazione nazionale delegati alla sicurezza, secondo il quale per il controllo dei Green Pass "Le società dovranno avvalersi di volontari, come uomini delle forze dell’ordine in pensione", è arrivata la replica di AISS e SIA, che specificano il loro punto di vista:
Le recenti disposizioni del Ministero dell'Interno in materia di controlli sul green pass annoverano tra il personale autorizzato a espletarli gli steward e gli addetti ai servizi controllo, personale formato che spesso ha entrambe le qualifiche. Nel Maggio 2020 l'Onorevole, allora Ministro, Dr. Francesco Boccia suggeriva di garantire il distanziamento sociale con personale volontario. Un anno dopo, quando finalmente Governo e FIGC riescono a regalare al mondo sportivo un'iniezione di speranza e di positività, garantendo l'accesso del pubblico negli stadi, una nuova ombra si abbatte sul nostro ruolo e sulla nostra professionalità, sminuendo la figura dello steward il suo ruolo.
Le cronache di oggi riportano le dichiarazioni di un’associazione che sembra rappresentare interessi diversi da quelli degli steward, al punto da proporre l'inserimento di personale volontario al posto degli steward per il controllo dei green pass agli ingressi degli stadi: una proposta che AISS e SIA respingono con forza. Ancora una volta, invece di affrontare la vera criticità, ovvero la mancanza di personale qualificato, si utilizzano sotterfugi e mezzi impropri per garantire lo spettacolo. Ci chiediamo come mai chi sostiene di rappresentare gli steward favorisca altre figure... Gli steward sono stati realmente interpellati?
“Siamo molto felici di quanto ha fatto il Viminale con la Circolare in cui ha stabilito che anche gli steward potessero verificare il green pass. Dopo tutto l’attività era già stata svolta durante gli Europei a Roma con ottimi risultati. Il Viminale ha evitato, di fatto, che ulteriori figure professionali, o meno, potessero subentrare nel delicato mondo degli stadi senza una appropriata formazione, ma soprattutto senza che le persone coinvolte potessero essere controllate dalla Questura. Rimaniamo convinti che le uniche figure assimilabili agli steward siano oggi gli addetti ai servizi di controllo (ASC), per cui in ogni caso deve essere prevista una equiparazione del ruolo di incaricati di pubblico servizio”. Così il Presidente Jacopo Musciolà, che continua: “la mancanza di personale steward è dovuta di certo al periodo estivo, ma anche al mancato utilizzo nell’ultimo campionato, obbligando il personale a cercare nuova occupazione. La SIA “Steward Italiani Associati” aveva già evidenziato in diverse occasioni la pericolosità della situazione. La carenza di personale è dovuta alla modalità di contrattualizzazione e al periodo che trascorre tra la verifica dei controlli soggettivi, la partecipazione al corso e l’ottenimento dell’attestato. Tempi che soprattutto in questo periodo di emergenza vanno ridotti. Il Presidente di AISS, Franco Cecconi, congiuntamente al presidente di SIA Jacopo Musciolà chiedono alla FIGC e all’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive di istituire un tavolo allargato con Società di Calcio ed aziende autorizzate in possesso di licenza 134 TULPS per poter organizzare il prossimo, immediato futuro”.
Il Presidente SIA – Musciolà Jacopo
Il Presidente AISS – Cecconi Franco