Stramaccioni: "A gennaio a Conte serve un'alternativa davanti. Vidal calcisticamente è un suo giocatore"
Intervistato in esclusiva da Sky Sport, Andrea Stramaccioni spiega la singolare vicenda che lo sta vedendo protagonista dopo il divorzio all'Esteghlal, club iraniano: "E' una situazione veramente particolare, per me nuova - dice Strama -. C'è stato un forte intervento dell'elemento politico, anche da parte dell'ambasciata italiana. Sono 13 giorni che le autorità stanno risolvendo la cosa perché, purtroppo, è diventato un problema di ordine pubblico Non è un discorso economico in senso di pagamento, ma di forma: purtroppo l'Iran è un Paese embargato dagli Usa e le forme di pagamento sono più complicate. Non entro nei dettagli, ma per me e per i miei collaboratori - che siamo professionisti - è stato un peccato interrompere il rapporto sportivo. Io sono negli studi di Sky Tg 24 perché è più politica che calcio - aggiunge con un sorriso l'ex tecnico dell'Inter -. In alcuni temi non mi sono addentrato, sono cose complicate. Mio malgrado, la mia situazione sportiva è diventata di interesse mondiale: molte attività commerciali sono state sospese. Sento un senso di responsabilità nel vedere gente in piazza, ecco perché spero di tornare per i miei calciatori e tifosi. Le prime 5 partite eravamo partiti male, avevamo perso il derby che è un match sentitissimo. Ci furono tantissime critiche, giustissime, l'inizio è stato drammatico. Giocando a 3 ci è servito un tempo di adattamento, dopo abbiamo fatto nove vittorie in dieci partite stabilendo un record. La cosa brutta è che quando siamo diventati primi non mi hanno fatto più allenare. Un bimbo mi disse che aveva fiducia in me, e gli promisi che avremmo fatto di tutto per essere in testa alla classifica, promessa che non avevo fatto neanche al presidente. La nostra missione è anche sociale, è una cosa che mi emoziona". Io ho sempre lottato per il bene della squadra e dei tifosi; mi hanno tolto l'interprete, mi hanno tolte l'acqua delle docce, ed è per questo che si è creato un personaggio.
Si fa un salto nel passato, ai tempi in cui Stramaccioni allenava l'Inter: "Quanto ero giovane, oh... Castellazzi? Non sapevo fosse ospite (in studio ndr), sono felice di ritrovarlo. Ho avuto la fortuna di allenarlo; a parte il valore del giocatore, tengo a sottolineare l'uomo, è uno che dà un grande mano agli allenatori. Penso possa avere un grande futuro come dirigente. Da giocatore, lasciò un segno nell'Inter, facendosi trovare pronto in una gara di Europa League in cui doveva sostituire Handanovic".
Parlando dell'Inter attuale che domani sfiderà in piena emergenza il Genoa, Strama ha aggiunto: "Innanzitutto vorrei fare un ragionamento anticipato. Il mix creatosi tra direttore sportivo, direttore generale e allenatore è alla base dell'impatto così immediato di un tecnico nuovo su una squadra così difficile. Questa sinergia ha portato la squadra nella direzione voluta da Conte, anche se il lato negativo è che per scegliere i giocatori funzionali al progetto non sono arrivati tutti quelli di cui ha bisogno. E lui sa che a gennaio questa situazione può essere sistemata. Al netto di questa analisi personale, l'emergenza che ha è tangibile, la Juve la sente meno perché ha una rosa più completa. Di chi ha bisogno sul mercato? Di un calciatore che possa avere carratteristiche per essere alternativa in attacco. Nelle sue squadre ci sono sempre stati quattro attaccanti importanti con caratteristiche diverse. Un profilo che a gara in corso può creare problemi alle difese avversarie".
In vista della partita contro il Genoa, l'allenatore di San Giovanni non si aspetta stravolgimenti tattici: "Il mister non cambierà sistema di gioco. La variante che utilizza è il terzo centrocampista, e qui torna in auge il discorso di Vidal. Lui dal punto di vista calciatico è il giocatore di Antonio Conte. Anche nella sua Juventus che ho affrontato più volte lui trasformava con una fiammata un momento di stanca della partita, dando personalità e diventando il terzo attaccante. Se domani preferirà Esposito a Politano lo farà per questioni fisiche, perché Matteo non è una punta. Skriniar a centrocampo? Non lo conosco così bene e non l'ho mai visto giocare in quella posizione".