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Suarez: "Non c'era solo la Juve, ma anche altri club. Il passaporto italiano? Ci stavo lavorando da un anno"

di Stefano Bertocchi

"Non c'era solo la Juventus in estate, ma anche altri club interessati. Il passaporto italiano? Ho continuato a portare avanti il discorso perché ci stavo lavorando da un anno". L'ammissione è di Luis Suarez, ex attaccante del Barcellona e ora all'Atletico Madrid. Durante il programma 'El Transistor' in onda sulle frequenze della radio spagnola Onda Cero, il Pistolero ha parlato della nota vicenda che l'ha visto protagonista con l'esame farsa presso l'Università degli Stranieri di Perugia per ottenere la cittadinanza italiana. 

"Fino a quando non ho lasciato il Barcellona non volevo fare nulla. Koeman mi ha chiamato e mi ha detto che non contava su di me - racconta ancora l'ex blaugrana -. Ho accettato la decisione ma gli ho detto che avevo un contratto e che sarebbe stata la società a comunicarmelo. Non sono riuscito a parlare con Bartomeu, lo ha fatto il mio avvocato. È stata dura, specie quando ho dovuto dirlo ai miei figli".


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