Nel giorno della presentazione del nuovo staff tecnico bianconero, con l'ingresso di
Maurizio Arrivabene, il presidente della Juventus
Andrea Agnelli torna sulla questione della Super League e sulla possibilità di arrivare ad un dialogo con la Uefa specie dopo il ricorso dei tre club dissidenti alla Corte Ue: "Questo era il primo passaggio del comunicato stampa del 19 aprile, dove chiedevamo l'apertura di un dialogo con la Uefa perché la soluzione proposta andava ad affrontare il momento di difficoltà che sta vivendo l'industria calcistica. Difficoltà che riguarda anche il sapersi innovare, visto che diverse realtà si affermano come elementi dominanti e per affrontare elementi che si rivelano stantii e rendono scontate le fasi a gironi delle competizioni e il dramma si affronta nella fase a eliminazione diretta. In questo contesto va pensato il futuro del calcio, analizzando anche il comportamento della 'Generazione Z'. Dobbiamo arrivarci con la consapevolezza di poter creare nuove competizioni in un libero mercato".
Agnelli poi aggiunge: "Vogliamo capire attraverso il nostro ricorso alla Corte di Giustizia Europea
se la posizione di monopolio della Uefa è legittima e da lì faremo le nostre valutazioni. Ogni proposta è la benvenuta. Continuo a stimare
Aleksander Ceferin come persona e ho un ottimo rapporto, resta anche il padrino di mia figlia. Ma dimettendomi dalle mie cariche mi sono comportato nel modo più corretto possibile. Ogni incomprensione si aggiusterà".