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Svezia-Italia, Zenga: "Trent'anni fa ero in campo nel 2-1 decisivo per andare agli Europei. Ora spero..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Walter Zenga, di nuovo commentatore tecnico per la Rai nella partite dell'Italia, ricorda quando trent’anni giocò a Napoli contro la Svezia: "Vincemmo 2-1 qualificandoci per l’Europeo tedesco. Doppietta di Vialli, un gol più bello dell’altro. Quello non fu un vero spareggio, ma perdendo saremmo rimasti a casa".

Ultime da Coverciano: pare che stia fuori Insigne a beneficio di Zaza, ripescato dopo i gol spagnoli. Però anche il napoletano sta facendo bene: giusto così?
"Non c’è un commento da fare. Gioca chi secondo Ventura fornisce le migliori garanzie per il tipo di partita che vuole fare. Un tecnico sceglie in base allo stato di forma, al sistema di gioco, agli avversari e agli allenamenti. Aggiungo che il tecnico della Nazionale ha pochissimi giorni per preparare una gara e quindi mi sembra giusto che si basi sulle conoscenze acquisite, sulle sue certezze".

Lei a Solna torna a fare il telecronista Rai: è la terza volta che la «convocano». Contento?
"Devo essere sincero? No. Nel senso che il mio posto è in campo. E perciò avrei voluto viverla in panchina anziché in tribuna stampa. La tv è sempre stata una seconda via".

L’ultimo Zenga in tv?
"Con la Nazionale all’Europeo 2016. Anche lì Italia-Svezia: partita bloccata, difficile, scorbutica. Come prevedo questa. Ma finì in gloria, gol di Eder a tre minuti dal 90’. Noi primi nel girone e svedesi eliminati".

Insomma Zenga-Svezia 2-0. Quindi...
"Mi sembra proprio il caso di dire che spero di proseguire su quest’onda".


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