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Tagliavento: "L'errore Fabbri-Rocchi in Roma-Inter? Difficile vedere dal monitor"

di Mattia Zangari

Mai come in queste prime giornate del suo secondo anno di vita, il Var è in discussione. Non tanto la tecnologia in sé, ma il suo utilizzo da parte degli arbitri che devono interpretare un protocollo non proprio chiaro. Sul tema dice la sua Paolo Tagliavento, ex arbitro,  che ai microfoni di Repubblica spiega: "L'anno scorso è stato un anno di successo. Tante federazioni lo avevano adottato per la prima volta, Germania, Olanda, Portogallo, e tutte avevano avuto molti problemi. Noi li viviamo quest’anno. Ma le problematiche sono fisiologiche, l’eccezionalità è stata l’anno scorso. Io ero uno dei grandissimi scettici del Var: è arrivato nel mio ultimo anno, ho arbitrato senza per 14 anni andando sempre abbastanza bene. Era uno stravolgimento. Ma dopo 45 minuti della prima partita ne ho capito le potenzialità. Sento però molti giudizi di gente che dietro quel monitor non ci è stata mai".

Sull'ultimo episodio discusso in ordine cronologico in Roma-Inter, Tagliavento aggiunge: "L'ho visto sul telefonino, quindi molto male. Ma non è così facile vedere qualcosa dal monitor: ci sono paletti del protocollo, e applicarli guardando un’immagine televisiva non è automatico. Tutti noi abbiamo arbitrato per una vita in campo, mentre è poco che ci si è abituati a decidere dalla tv”


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