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Tameze: "L'Atalanta? Per il riscatto avrei dovuto giocare con l'Inter, ma Gasperini..."

di Christian Liotta
Fonte: Gianlucadimarzio.com

Oggi trascinatore del centrocampo dell'Hellas Verona, Adrien Tameze ha conosciuto la Serie A nel 2020, quando a gennaio l'Atalanta lo prelevò dal Nizza. Esperienza, quella con gli orobici, che si concluse in maniera poco piacevole per lui per via di un cavillo legato al contratto, come raccontato da lui stesso ai microfoni dell'emittente transalpina RMC Sports: "La fine del rapporto con l'Atalanta è stata la storia più brutta della mia carriera. Il diritto di riscatto sarebbe stato automatico se avessi giocato la metà delle partite da fine gennaio a fine maggio. Dovevo dunque giocarne tredici, ma ne ho fatte invece dodici. La tredicesima avrebbe potuto essere l’ultima partita di campionato contro l’Inter, dopo la pausa Covid. Mi ricordo che Gian Piero Gasperini mi aveva chiesto se mi trovassi bene nel club. Io ho sempre detto che mi trovavo bene e che ero contento, mi aspettavo di entrare in campo. Nei giorni precedenti c’erano stati dei contatti tra il Nizza, me e l’Atalanta. Io ho sempre avuto rapporti difficili con i dirigenti e credo, ma non ne ho la certezza, che la chiamata tra il Nizza e l’Atalanta non sia andata bene. Insomma, arriva il match contro l’Inter. Verso la fine del match, per rimpiazzare Papu Gomez mettono dentro un giovane, Jacopo Da Riva. In quel momento ho capito. Gasperini aveva messo in campo un ragazzino che non aveva mai giocato. So che l’Atalanta aveva già chiesto un’estensione del prestito per potermi far finire il campionato con loro per la causa Covid. Il Nizza, seppur con qualche difficoltà, aveva accettato". 


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