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Tarsu, il Comune di Milano vuole 5 mln da M-I Stadio

di Christian Liotta

M-I Stadio e Comune di Milano trovano una linea di attrito sullo stadio di San Siro. Oggetto del contendere, i rifiuti: il sindaco del capoluogo lombardo Giuliano Pisapia pretende da Erick Thohir e Silvio Berlusconi oltre 4,7 milioni di euro per vecchie tasse non pagate sui rifiuti di San Siro e finora i giudici gli hanno dato ragione. La società M-I Stadio, la consociata dei due club che ha in gestione il Meazza è finita nel mirino del Comune per non aver pagato la Tarsu (o non averlo fatto correttamente) per gli anni 2000-2004. 

Per questo motivo, Equitalia ha inviato a M-I Stadio cartelle esattoriali per 2,83 milioni che sta pagando in 72 rate. Nel frattempo, la società ha aperto un contenzioso tributario contro la stessa Equitalia e nei confronti di Palazzo Marino convinta di risolverlo a suo favore, speranza vana. E alla fine, la consociata presieduta da Roberto Ruozi ha dovuto accantonare in bilancio 1,5 milioni in un apposito 'fondo rischi'. Di più: restano ancora in bilico altri sei avvisi di accertamento per ulteriori 1,9 milioni sulla tassa dei rifiuti solidi urbani del periodo 2007-2012. In questo caso la Commissione tributaria, dopo gli ennesimi ricorsi di Inter e Milan, da una parte ha annullato gli atti relativi all’applicazione delle sanzioni ma ha confermato gli accertamenti. E i due club si sono rivolti, di nuovo, alla commissione regionale. 

Inter e Milan non prendono posizione ma secondo il Corriere della Sera di Milano, c'è molta irritazione per l'accaduto: sembra infatti che le cartelle esattoriali, a tariffa piena, siano arrivate a tradimento perché M-I Stadio avrebbe sempre pagato le imposte sulla base di una cifra concordata con il Comune e oggetto di negoziazione anno su anno. 


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