Toldo: "Derby? Milan psicologicamente svantaggiato. E Ibrahimovic deve avere più umiltà"
Ospite negli studi di Radio 24, Francesco Toldo, ex portiere dell'Inter, ha parlato nel corso di 'Tutti Convocati' commentando in primo luogo la notizia del clamoroso esonero di Daniele De Rossi dalla guida tecnica della Roma: ""Non c'è pazienza nel calcio di oggi, c'è fretta. Alla Roma auguriamo i migliori successi, ma a settembre cambiare allenatore vuol dire che hai programmato male. Il calcio è frutto di sacrifici, ma così non si dà tempo di farli fare i sacrifici".
Si passa poi a parlare del derby di domenica sera, partendo dal punto di vista del Milan: "Diffiicile inverta la rotta contro l'Inter, perché psicologicamente partono svantaggiati. Io ne ho vinti pochi di derby, ma era il Milan di Carlo Ancelotti in quegli anni, con degli idoli. Mi piacerebbe che i giocatori forti restassero di più in Italia oggi". Poi, un messaggio a Zlatan Ibrahimovic: ""Dirigere una squadra di calcio è come dirigere un'azienda. Ibra ha tanto talento e deve dimostrarlo ora anche in sede e in tribuna. E' un bravo ragazzo Ibra, lo conosco bene, ma deve avere più umiltà in questo nuovo ruolo".