.

Toldo: "Sirigu come me nel 2000? No, però lui..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Francesco Toldo prla del momento dei portieri azzurri, tra l'infortunio di Buffon e l'esordio ottimo di Sirigu. 

Europeo del 2000, frattura alla mano per Buffon, gioca (e fa meraviglie) Toldo: infortuni diversi, ma come non ripensarci?
"E infatti un po’ mi sono rivisto in Sirigu, anche se le due situazioni sono differenti pure per un altro motivo: quella fra me e Buffon era una vera concorrenza, adesso le gerarchie sono molto più chiare. Però quando hanno inquadrato Gigi che si sbracciava in panchina, e faceva coraggio a tutti, non solo a quello che aveva il compito di sostituirlo, ho capito perché Sirigu è andato in campo senza paura". 

Almeno in questo la sua storia e quella di Sirigu hanno combaciato perfettamente?
"Non ricordo dov’ero e chi mi disse dell’infortunio di Buffon, ma la sensazione di quei giorni: serenità totale, come cinque anni prima in Croazia, quando debuttai in Nazionale. Bucci fu espulso, Sacchi era agitatissimo e io invece tranquillo come una pasqua. Mi è sembrato così anche Sirigu, gli ho visto negli occhi la sicurezza di chi è preparato al momento". 

E poi cosa ha visto?
"Che ha fatto subito la cosa giusta: un’uscita “energica” e un intervento sicuro per darsi immediatamente coraggio. A quel punto la sicurezza l’ha data lui ai compagni: per un portiere è la cosa che conta di più". 

Anche più sicuro del previsto?
"Diciamo che era prevedibile ma non scontato che rispondesse così. Sirigu ha giocato la Champions, dunque sa come gestire un certo genere di pressione, però un Mondiale è un’altra cosa. E’ un altro step, ancora più difficile, perché giochi sempre al limite, ogni pallone scotta, mezzo errore e sei cotto: ecco, lui non ne ha fatto neanche mezzo". 

E adesso, se toccherà ancora a lui contro la Costa Rica, andrà in discesa?
"Eh no, altrimenti si frega con le sue mani. L’importante è che non pensi che la cosa più difficile l’ha già fatta, perché è esattamente il contrario. Però Sirigu sa di avere le spalle coperte: vedrete che se non sarà pronto per tornare in campo, gli darà una mano Gigi un’altra volta". 


Altre notizie
Domenica 15 dicembre