Toni amaro: "Senza tifosi non è calcio. Ormai rimane solo il business"
L'ex attaccante della Nazionale italiana Luca Toni, intervistato da L'Arena, non sembra particolarmente entusiasta della ripresa del campionato a porte chiuse: "Il primo pensiero va alla salute, da preservare. Ma senza i tifosi, il calcio non ha senso. Giocare in uno stadio vuoto mi fa passare la voglia. Io ho sempre scelto piazze dove c’era stimolo, dove c’era gente. Amavo anche quelli che mi insultavano. La cosa peggiore è l’indifferenza. Quando vedi il vuoto attorno senti le urla dei compagni, vuol dire che sei finito dentro qualcosa che non è più calcio. Andare allo stadio dev’essere una festa. Per me, stadio vuol dire famiglia, condivisione, qualcosa di bello. Ma oggi viene a mancare tutto il bello del calcio. Rimane solo il business".
Sul ritorno in campo, Toni aggiunge: "Adesso è importante vedere chi è più in forma e chi si è allenato meglio. C’è il rischio di farsi male. Tutti hanno rispettato i protocolli? La condizione com’è? Il valore tecnico della Juventus è fuori discussione. Ma se dovessero trovare una squadra che corre tre volte di più potrebbe succedere davvero di tutto".