Toni lascia il calcio: "Decisione difficile da prendere"
"Dopo un po' di riflessioni ho deciso che dopo 22 anni di calcio, quella di domenica sarà la mia ultima partita da professionista. Mi sono reso conto di essere arrivato alla fine del percorso, soprattutto a livello mentale. A Verona sono stati tre anni fantastici, ma sono state dette anche cose non piacevoli. Da quando sono arrivato non mi sono mai permesso di dire chi prendere e chi non prendere, ho fatto solo il giocatore. Ho dimostrato professionalità e non mi sono mai permesso di dire chi doveva o no giocare. Il futuro? È stata una decisione talmente difficile quella di smettere che ancora non ho pensato cosa farò. Se ho pensato di lasciare l'anno scorso? Quando le cose vanno molto bene è impossibile lasciare, purtroppo questo è stato l'anno peggiore della mia carriera anche a livello di testa. È impossibile fermarsi quando a 38 diventi capocannoniere della Serie A e dimostri di essere il miglior centravanti. L'unico modo era avere una grande delusione e quest'anno per me è stata una grande delusione. Futuro da allenatore? Non credo, vedo i miei ex compagni invecchiare di cinque anni alla volta. Rimpianti? Mi sarebbe piaciuto vincere lo scudetto con la Roma". Con queste parole Luca Toni annuncia il proprio addio al calcio giocato. L'attaccante di Pavullo nel Frignano lascia la carriera agonistica all'età di quasi 39 anni con all'attivo 705 presenze e 326 gol. E' stato due volte capocannoniere in Serie A, una in Serie B, una in Bundesliga e una in Coppa Uefa e si è aggiudicato la Scarpa d'Oro nel 2006. Ha vinto il campionato tedesco e la Coppa di Germania col Bayern Monaco ed i Mondialie con l'Italia.