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Trap: "Cerci per la Champions, poi ci pensa Mancio"

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: Corriere dello Sport

Il Corriere dello Sport ha intervistato Giovanni Trapattoni, ex tecnico anche dell'Inter, per avere un commento su Roberto Mancini e sul momento della formazione nerazzurra.

Giovanni Trapattoni, pensa che Mancini possa trasformarsi nell’arbitro dello scudetto visto che in un mese o poco più incontrerà sia la Roma sia la Juventus? 

"La sua Inter può recitare un ruolo importante in campionato, ma credo sia fondamentale non pretendere che abbia la bacchetta magica perché quella nel mondo del calcio non ce l’ha nessuno". 

Ha visto le prime due gare dei nerazzurri? 

"Sì e mi sembra che la squadra abbia risposto bene. L’effetto Mancini sui giocatori c’è stato: ho notato che tutti hanno avuto una reazione, hanno provato a dimostrare di essere bravi, di aver voglia di mettere in pratica le idee del nuovo tecnico. Però alla lunga…". 

Vada avanti. 

"Alla lunga l’effetto novità svanisce. Prendete un terremoto: dopo la scossa c’è l’assestamento. Idem con il cambio di un tecnico: dopo un po’ la situazione tende a normalizzarsi». 

Contro la Roma Mancini può ancora sfruttare il fattore entusiasmo o secondo lei i giallorossi sono favoriti? 

"La Roma, che da un anno e mezzo lavora con Garcia, ha un equilibrio che l’Inter non può avere, ma nell’arco dei 90’ può succedere di tutto anche perché Roberto i giocatori di valore li ha". 

Guardando oltre la singola gara, invece, l’Inter è molto distante da Juventus e Roma? 

"La classifica parla da sola e Mancini non può fare miracoli. Bisogna dargli qualche gara di tempo per conoscere la rosa, fermo restando che in campionato non può permettersi scivoloni se non vuol perdere contatto dal terzo posto". 

La qualificazione di Ranocchia e compagni alla prossima Champions è possibile? 

"Sì perché il campionato è lungo e, anche se la classifica adesso piange, i margini per recuperare ci sono. Davanti, a parte la Juve e la Roma, nessuno vola. Gara dopo gara vedrete che la situazione dei nerazzurri migliorerà". 

La leadership di Mancini può essere un pericolo in più per la Roma e la Juventus negli scontri diretti contro l’Inter? 

"Mancini non ha bisogno di dimostrare le sue capacità contro questa o quella squadra perché ha già fatto vedere che è bravo sia in Inghilterra sia nella sua precedente e vincente avventura all’Inter. Conosce il mondo nerazzurro e per lui questo è un vantaggio". 

Avere qualche rinforzo sul mercato lo aiuterebbe? 

"Deve fare le sue valutazioni sui giocatori, trovare le posizioni dove si esprimono al meglio e poi chiedere qualche ritocco ai dirigenti. Thohir e Moratti penso faranno il possibile per accontentarlo. Se Mancini indica dei nomi, è una garanzia perché conosce il calcio e come si fa a vincere. Ha leadership e carisma, doti che uno spogliatoio avverte". 

In un’Inter a corto di esterni offensivi, fa bene il Mancio a volere Cerci? 

"Cerci sarebbe un elemento molto importante e se lo ha 'puntato' vuol dire che ha già idee chiare. Di certo Cerci garantisce personalità e gol, ma bisogna vedere se l’Atletico lo cederà".


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