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Trezeguet: "Lukaku, senza Conte cambia il mondo. Barella? Chiesa più forte"

di Alessandro Cavasinni
Lunga intervista alla Gazzetta dello Sport per David Trezeguet, che parla di Juve, scudetto e attaccanti.

Da 9 a 9, parliamo di attaccanti: radiografia dei migliori al mondo. Chi è il più forte oggi?

"Io dico Lewandowski. Ha tutto, è veloce quando conta, usa destro e sinistro, ha un controllo di palla di altissimo livello".

Chi il migliore per il futuro?

"Haaland è il modello generazionale, il prototipo di come saranno o vorranno essere i 9 del prossimo decennio. Alto, forte, segna, sa fare autocritica, è completo. Unico".

Lukaku?

"All’Inter ha dimostrato di essere competitivo, ma senza Conte il mondo cambia, perché il Chelsea gioca un calcio meno diretto. A me sembra un 9 forte, che fa gol ma ha bisogno della squadra".

Se il Psg è la favorita in Champions, chi è la favorita in Italia?

"Presto per dirlo, però il Napoli è solido, offensivo, ha entusiasmo. Attenzione".

Insigne, Donnarumma e Verratti, Jorginho, Chiesa-Bonucci-Chiellini, Barella, Zaniolo. Chi è il miglior giocatore italiano?

"Intanto, un applauso a Mancini: io credo che il suo conoscere tante culture gli abbia permesso di costruire una squadra molto forte. Ora la risposta. Io ho sempre avuto un debole per Verratti perché sono cresciuto guardando Pirlo... ed è da Pirlo che l’Italia non aveva un giocatore così tecnico. La mia risposta però oggi è Chiesa, che può diventare un giocatore unico: salta l’uomo e gioca ovunque come si fa ora. È il giocatore giusto per questo calcio moderno".
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