Troppi stranieri, Nicchi critico: "Io non mi diverto"
Una nota curiosa: ieri, nei primi venti minuti di Inter-Sassuolo, momento della sostituzione di Davide Biondini con Chibsah, in campo c'erano una formazione composta tutta da stranieri, quella nerazzurra, e una interamente italiana, quella neroverde. Un tema, quello della presenza di un numero elevato di stranieri nel nostro campionato, toccato in maniera critica dal presidente dell'AIA Marcello Nicchi durante il suo intervento a Radio Anch'Io - Lo Sport: "Oggi il calcio non mi diverte e non mi appassiona più: ci sono troppi stranieri in campo, di cui non conosciamo la cultura, nè la storia; ci sono giocatori di cui non si è mai sentito parlare e ce li ritroviamo in Serie A. Dobbiamo trasmettere loro la cultura e il rispetto delle regole che magari nei rispettivi Paesi d'origine vengono applicate in modo leggero.Non mi appassiono più a vedere partite dove ci sono 22 stranieri