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UFFICIALE - Coppa Italia, finale Juve-Atalanta a Reggio Emilia. De Siervo: "Spettacolo per milioni di italiani"

di Christian Liotta

Adesso è ufficiale: la finale di Coppa Italia tra Juventus e Atalanta, in programma il prossimo 19 maggio, si giocherà al Mapei Stadium - Città del Tricolore di Reggio Emilia. Sarà la prima volta che l'atto conclusivo del torneo si giocherà lontano da Roma dal ritorno alla gara unica per l'assegnazione. "Siamo molto soddisfatti della decisione presa oggi dal Consiglio di Lega per la sede della Finale di Coppa Italia - ha dichiarato Luigi De Siervo, Amministratore Delegato di Lega Serie A –. Ringraziamo la Regione Emilia- Romagna e il suo Presidente Stefano Bonaccini che hanno dimostrato, ancora una volta, grande disponibilità e vicinanza verso lo sport e il calcio italiano. Dopo il successo della PS5 SuperCup nello scorso mese di gennaio siamo contenti di tornare in un impianto moderno e funzionale come il Mapei Stadium dove, grazie al supporto e alla collaborazione dell’U.S. Sassuolo, potremo organizzare al meglio questa sfida. La finale tra Atalanta e Juventus promette spettacolo ed emozioni per milioni di italiani che la seguiranno in prima serata su Rai 1 e per tutti gli appassionati che la potranno vedere in oltre 200 paesi e territori nel mondo”.

Questo il commento del Presidente della Regione Bonaccini: ""A pochi mesi di distanza dalla finale di PS5 Supercup, un'altra prestigiosa competizione che si svolgerà in Emilia-Romagna, al Mapei Stadium. Un risultato che conferma la centralità che questa regione ha assunto sul piano sportivo, sempre più crocevia di eventi di caratura nazionale e internazionale. Il calcio, dunque, o manifestazioni anch'esse di grande richiamo come il Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna di Formula 1 che si svolgerà a metà mese a Imola, o le 4 tappe del Giro d'Italia a maggio e, a settembre, la Moto Gp a Misano Adriatico. Crediamo nello sport come strumento di valorizzazione del territorio, come occasione di crescita per le giovani generazioni e, quando ci saremo lasciati alle spalle questi mesi durissimi, tornerà anche ad essere sinonimo di socialità e di condivisione, come giusto e naturale che sia".


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