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"Un punto col Brescia non è da vera Inter"

di Redazione FcInterNews
Fonte: Gianluca Rossi per Gianlucarossi.it

La premessa è d'obbligo: se l'Inter non batte il Brescia a San Siro, ma vi pareggia 1-1 è doveroso criticarla, anche se non ricordo una squadra capace di perdere tre titolari di primissima fascia in poco più di un tempo, senza contare quelli già in infermeria. Le critiche a Benitez sono giustificate, a patto che tengano conto delle attenuanti e il tecnico spagnolo stasera, con l'Inter che ha perso altri tre titolari giocandosi in un attimo pure le tre sostituzioni, non può essere condannato in via definitiva. Non considero interlocutori credibili coloro che già prima di novembre avevano bollato l'intera stagione come fallimentare e ricordargli che mal che vada si è già vinta una Supercoppa Italiana e incombe un Mondiale per club significherebbe scendere al loro livello. Io invece preferisco credere che prima o poi si smetterà di pagare il conto degli infortuni: certo che se rientra Milito ma escono contemporaneamente Maicon, Sneijder e Samuel diventa dura. Chiunque abbia un minimo di buon senso dovrebbe essere in grado di graduare la forza tra una formazione al completo e una senza sei titolari del calibro di Julio Cesar, Cambiasso e Stankovic, a cui in un colpo solo si sono aggiunti Maicon, Samuel e Sneijder, vittima di un malore nell'intervallo. Ci sarebbe pure Thiago Motta, ma da un bel pezzo le sue cartelle cliniche non mi consentono di considerarlo titolare, esattamente come Muntari e Mariga, pure loro fuori causa. Anche un bambino di cinque anni, prima ancora di un giornalista o un tifoso incontentabile anche dopo il Triplete, dovrebbe capire che non è certo questa l'Inter sulla quale si contava ad inizio stagione. Poi ci sta tutto: Santon, subentrato sulla destra con un rendimento più che discreto, deve giocare più di quanto Benitez gli abbia fin qui concesso; i migliori, quando ci sono, non incidono come ci si aspetterebbe e si continuano a sprecare palle-gol a ripetizione prima di risorgere grazie al solito Eto'o. Il camerunese ha firmato l'ottava delle dodici reti segnate dall'Inter in campionato: praticamente il 75% dell'intero bottino! Milito all'ultimo secondo utile ha avuto sul piede la palla del successo: sei mesi fa sarebbe andata nel sette, ora stanno ancora cercando il pallone nel piazzale di San Siro.

Non c'era il rigore con cui l'Inter ha risposto al vantaggio bresciano di Caracciolo dopo meno di quarto d'ora: se l'è procurato Eto'o a venti minuti dal termine e lo ha trasformato calciando pure maluccio. L'arbitro Gava era in una posizione tale da vedere l'anca sporgente di Bernardi ma non l'inciampo di Eto'o sul pallone. L'Inter, come ogni grande, a volte paga dazio, come nel caso della spinta di Cassano su Chivu in Inter-Sampdoria, a volte riceve più del dovuto, come stasera. E non sto nemmeno a soffermarmi sull'eventuale rigore su Milito, sgambettato in area bresciana da Zebina nel finale, anche perché l'arbitro Gava aveva probabilmente già fermato il gioco. Un punto col Brescia non è da vera Inter e ora Benitez e il suo entourage devono seriamente rivedere i piani di lavoro quotidiano: guai a perdere altri giocatori, soprattutto per l'ansia di affrettarne il recupero. Samuel starà fuori parecchio tempo e si parlerà con Preziosi per anticipare a gennaio l'arrivo di Ranocchia, ma da qui ad allora c'è da tener in botta in campionato, Champions League e c'è un Mondiale per club da affrontare con i superstiti. In un momento come questo o si piange o si corre. Inutile fasciarsi la testa prima del tempo, visto che di fasciati ce ne sono fin troppi tra i giocatori!".


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