Una nuova stagione per Inter Campus Israele e Palestina
di Raffaele Caruso
“La mancanza di diritti sociali ed economici, mentre l'intero paese vedeva Lockdown e restrizioni, ha portato le famiglie rifugiate, tra cui le famiglie Inter Campus, a vivere momenti di vera e propria disperazione - continua -. La mancanza dei beni più basilari e l'impossibilità di garantire un tetto sicuro hanno trovato il supporto solo di alcune generosissime NGO, che hanno provato a ''mettere una pezza'' sulla mancanza di diritti, di supporto economico, di certezza per il futuro".
"Ed è stato quindi ancora più emozionante ritrovarsi tutti insieme, sul campo dei diritti e della condivisione, il campo da gioco di Inter Campus Israel/Palestine. Una settimana di gioia, per ricordarsi che il diritto al gioco è alla base della vita di ogni bambino, dove non solo il calcio è stato protagonista, ma anche spettacolari giornate in piscina, ad arrampicare, e la pizzata finale che tanto ha riempito di gioia i bambini - si legge nel comunicato dell'Inter -. Anche dal punto di vista dell'integrazione, è stato un vero piacere notare come seppur avessimo passato un anno senza incontrarci, il campo, gli allenatori e l'atmosfera hanno subito reinstaurato il clima di condivisione e abbattuto differenze e limiti, tra bianchi e neri, israeliani e rifugiati. E per finire l'ultima nota lieta. Forse la più lieta perché il calcio è di tutti e di tutte, e siamo così fieri della nostra squadra femminile di Inter Campus Tel Aviv, con bambine israeliane, eritree, sudanesi, etiopi e indiane a ricordare agli amici maschietti che i colori più belli del mondo, quelli dell'F.C. Internazionale, vestono tutti e tutte, senza differenze di genere o origini. Perchè ad Inter Campus siamo tutti fratelli - e sorelle!! - del mondo!".
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