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Uva, il piano per la Uefa: "Lotta al razzismo e parità di genere prioritari, il calcio sia d'esempio"

di Redazione FcInterNews.it

Nuova avventura per Michele Uva. Da gennaio il dirigente italiano si occuperà del neonato dipartimento ‘Calcio e responsabilità sociale’ della UEFA: “L’incontri tra Ceferin e Sassoli? In quel colloquio c’è un bel riassunto di ciò che ci aspetta - le parole rilasciate al Corriere della Sera -. Dalla sostenibilità ambientale degli eventi e degli stadi al razzismo, dal sessismo ai progetti sui rifugiati, fino alla parità di genere: dobbiamo coniugare il calcio e la società civile e fare in modo che il nostro mondo sia di esempio per i milioni di fans a cui si rivolge. Ci sono poi i 17 obiettivi di Sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite che potranno essere una traccia importante per la crescita sociale del calcio. Priorità razzismo? Lo è per la società civile: il calcio amplifica le patologie sociali, ma lo sport resta il terzo passaggio di una filiera che inizia con la famiglia e prosegue con la scuola. Lo sforzo, per capire che è assurdo parlare di colore della pelle, di religione o di provenienza geografica, deve essere corale: il calcio sta facendo e farà la sua parte. Ma non può sostituirsi all’educazione di base”.

Sui cambiamenti che il virus ha portato al calcio: “Credo che gli effetti li vedremo nel prossimo biennio, ma il calcio e lo sport avranno sempre un ruolo importantissimo: non penso diminuiranno tesserati e praticanti. Né l’amore per il pallone. Anzi, sono convinto che quando la vita sociale ed economica torneranno normali, avremo un entusiasmo ancora maggiore, con più voglia di sport, praticato o fruito da spettatori”.

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