Uva: "Var, Italia vuole essere il Paese formatore. La Uefa studia nuove soluzioni per la Champions League"
Il direttore generale della Figc e vice presidente dell'Uefa Michele Uva, nel corso della seconda edizione del Forum Sport e Business del Gruppo 24 Ore, è tornato sul tema del Video Assistant Referee: "Sul Var siamo in una strada a direzione unica, ormai non si può piùtornare indietro. Il comportamento dei tifosi e dei giocatori testimoniano il fatto che questo è il percorso corretto. L'Italia si è messa a disposizione della tecnologia. All'inizio ci avevano preso per degli extraterrestri, ma siamo stati in grado di metterci davanti agli altri, soprattutto perché abbiamo una classe arbitrale molto preparata. L'obiettivo dell'Italia è quello di diventare il Paese formatore per quanto riguarda il Var nel mondo. A Coverciano abbiamo addirittura un campo dedicato alla simulazione".
Intervento anche sulla Champions League, con possibili modifiche per andare incontro al fusorario che ne penalizza il mercato orientale: "La Champions League è il più bel prodotto al mondo sul calcio, ma fermarsi a quello che uno ha fatto finora è sempre un limite alla crescita. Per questo l’Uefa sta studiando nuove soluzioni per migliorare questo prodotto. Ci sono più di due possibilità – ha spiegato Uva –, ma ne parleremo dopo aver conosciuto l’avversario e quanti tifosi avrà al seguito. In gioco entrano tanti fattori, non solo quello climatico o della distanza". Bocciatura, infine, per i criteri utilizzati dal ranking Fifa: "Li contesto da quando sono nel mondo del calcio e ora la Fifa sta studiando la loro modifica. Il ranking però non ci condiziona, quello che ci condiziona sono il risultato del campo e la preparazione al risultato, perché noi dobbiamo fare il massimo. Io sono sempre ottimista e ritengo inutile pensare ad un piano B se non è ancora successo nulla".