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Valenti: "Mai creduto al ruolo dell'ultimo Moratti, ma non so se la storia è finita. Presenza Thohir fa piacere"

di Daniele Alfieri

Intervistato in esclusiva dal portale SocialCalcioNews, il noto conduttore di fede interista Giacomo 'Ciccio' Valenti si sofferma sulle vicende societarie di questi ultimi giorni, dando un giudizio sull'operato di Mazzarri.

Giacomo Valenti, Moratti ha detto addio all'Inter: una decisione che era nell'aria da tempo. Cos'ha pensato quando ha letto la notizia?
"Che era inevitabile. Non ho mai creduto alla figura di Moratti relegata a parafulmine e a presidente onorario. La gestione Morattiana era lui. Lui in prima persona. Decideva con le sue intuizioni con i suoi errori e con i suoi soldi. Da anni di digiuno alla grande note di Madrid. Moratti personaggio unico, difficilmente inseribile in un organigramma con altre persone con ruolo superiore a lui. Adesso quest’era è finita. Abbiamo gioito. Onestamente dal 22 maggio non ho condiviso nessuna delle scelte prese nella gestione di Moratti. Ma nessun interista può esentarsi da ringraziare di cuore per le emozioni delle sue vittorie". 

È finita un'era con queste dimissioni? O pensa, come molti interisti, che in futuro ci sarà ancora tempo di rivedere Moratti alla guida dell'Inter? 
"Questo assolutamente non so. La testa di Moratti è un vulcano di passione, intuizioni qualche cortocircuito. Adesso l’Inter non è più sua . Ma il suo cuore nerazzurro batterà sempre". 

Sul presente invece? Qual è il suo giudizio sulla presidenza Thohir? 
"Esiste un piano girato alle banche. Non è importante il mio giudizio ma il loro. A pelle mi viene da dire che se vuoi davvero guadagnare in un’attività devi anche saper investire. Ma questo lo sa solo chi ha in mano le chiavi della cassaforte. La sua presenza sempre più assidua a Milano non può che farmi piacere". 

Passiamo al campo: Mazzarri gode ancora della fiducia di Ciccio Valenti?
"Sono livornese, quindi penso di essere stato la persona che pubblicamente ha difeso più a lungo la sua gestione. Lui deve capire che l’interista è sognatore, ma orgoglioso. La deve smettere di trovare scuse. E deve avere il coraggio di dire che i giocatori che ha a disposizione sono giocatori arrivati a parametro zero o giovani con speranze futuro. Mazzarri o non Mazzarri qui serve un centino di pallettoni. Io non so se è possibile, ma senza quell’investimento il futuro è questo . Non c’è un giocatore dell’attuale Inter che sarebbe potuto essere in campo la notte di Madrid".


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