Velasco e l'esperienza all'Inter: "Uscito dal calcio con più rispetto, ma il ruolo di dirigente non è fatto per me"
L’Italia, per la prima volta nella storia olimpica, conquista un oro del volley. E lo fa sotto la guida del tecnico Julio Velasco, che nel lontano 2000 ha avuto anche un'esperienza nel mondo del calcio, all'Inter, quando sulla panchina nerazzurra c'era Marcello Lippi: "Intanto voglio dire che sono uscito dal calcio con più rispetto di quanto ne avevo entrando - ammette Velasco ai microfoni di SportWeek -. Mi è piaciuto il contatto diretto con i calciatori, gli allenatori e lo staff: tutti di grande qualità perché non arrivi in Serie A se non sei bravo, anzi molto bravo. A volte ci dimentichiamo che i calciatori sono soltanto ragazzi che giocano a calcio perché a loro piace il calcio. Certo, hanno ingaggi altissimi e grandi pressioni, ma quello che li porta lì è la passione per il calcio e questo dovremmo sempre ricordarlo".
Perché ne è uscito?
"Perché il ruolo di dirigente non è fatto per me. Guadagnavo molto bene, mi davano davvero tanti soldi, ma a un certo punto ho capito che a me piace allenare. Quello è il mio ruolo... Ricordo che in quei tempi avevo molto legato con Gianni Mura, un grande giornalista e per me un amico. Un giorno mi invitò a cena a Milano e mi disse che gli avevano proposto di diventare caporedattore, per occuparsi del lavoro degli altri e magari un giorno diventare direttore, ma lui disse di no perché voleva scrivere, a lui piaceva scrivere. Ecco, anch’io voglio scrivere...".