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Ventola: "Vucinic-Guarin? Sto dalla parte di Thohir. E' un uomo di successo, quello che tocca diventa oro"

di Alessandra Stefanelli
Fonte: TMW

Nicola Ventola è, per stessa ammissione del tycoon, il pupillo di Erick Thohir tra i grandi ex nerazzurri. Chi meglio di lui, dunque, può dare un'opinione sulle ultime vicissitudini di mercato: "La vicenda Vucinic-Guarin? Andrò controcorrente, ma sono completamente dalla parte di Thohir, e penso che abbia fatto la scelta giusta a bloccare la trattativa. Il suo progetto? Ha detto fin dal primo momento che i risultati si sarebbero visti nel giro di due, tre anni. Quindi direi di aspettare a criticare - ha dichiarato ai microfoni di Tuttomercatoweb.com -. Se mi sono messo in contatto con Thohir? Ci siamo scambiati qualche sms, l'ho ringraziato per avermi menzionato. E' chiaro, quella era l'Inter di Ronaldo, ma il fatto che abbia parlato bene di me fa senza dubbio piacere".

Cosa pensa di questi primi mesi di Thohir alla guida dell'Inter?
"E' un anno di transizione. Credo che già dalla prossima estate cambieranno tante cose a livello dirigenziale, magari con l'inserimento di qualche uomo di fiducia. Thohir è una persona di successo, quello che tocca diventa oro. Qui in America il suo nome è conosciuto, è un uomo di successo. Gli va dato tempo, i risultati arriveranno".

Avete parlato della tua possibilità di lavorare al nuovo corso del club?
"No, come ho detto ci siamo scambiati solo qualche messaggio".

E' previsto un incontro tra voi due?
"Viene spesso negli Stati Uniti, magari ci prenderemo un caffè insieme. Ma niente di programmato, al momento".

Torniamo alla scambio Vucinic-Guarin: come ne esce l'Inter?
"Non c'è motivo di arrabbiarsi con Thohir. Fare uno scambio del genere a metà stagione non serviva all'Inter, e il tutto è stato giustamente bloccato. Non è facile gestire una situazione del genere a migliaia di chilometri di distanza, non conoscendo di preciso le dinamiche delle trattative e tutto quello che sta intorno".

Sul campo, invece, cosa va storto all'Inter?
"La squadra era partita bene, ma piano piano è uscito fuori il valore della rosa, a mio avviso meno forte di quattro o cinque squadre della Serie A. Quindi l'Inter attuale è lo specchio di se stessa".


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