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Vieri, il giudice: "Spionaggio non precluse Mondiale"

di Christian Liotta

Nessun danno patrimoniale accertato, e soprattutto nessuna preclusione dell'opportunità di giocare in grandi club a seguito dello spionaggio ai suoi danni, per Christian Vieri. Queste le motivazioni della sentenza del giudice di Milano Damiano Spera sul caso che ha visto di fronte l'ex attaccante, l'Inter e Telecom Italia, accusate di spionaggio ai suoi danni. Nel testo si legge che "non risultano danni patrimoniali accertati - spiega il giudice nelle motivazioni alla sentenza con cui ha disposto sì un risarcimento di un milione di euro a favore dell'ex bomber ma solo per 'danno non patrimoniale alla motivazione della privacy' - Non può, infatti, ritenersi provato che i fatti per cui è causa abbiano determinato per l'attore minori possibilità di guadagno".

Nel dettaglio, Spera precisa: "Tale circostanza è dedotta in modo del tutto generico quale compromissione della possibilità che l'esponente venga ingaggiato da un grande club per il futuro, ma senza dar conto di quale sia il nesso di causalità tra il fatto dedotto e tale specifico danno. Al contrario è stato dedotto in atti dalla convenuta Telecom che il signor Vieri ha concluso un contratto di ingaggio con la società Atalanta ed ha giocato per la predetta squadra anche in epoca successiva alla diffusione della conoscenza dei fatti per cui è causa a mezzo dei mass media; successivamente, lo stesso ha anche giocato con la societàcalcistica Fiorentina".

"A ciò aggiungasi - prosegue Spera - che proprio l'etàdel giocatore (33 anni), oltre che il notorio infortunio dallo stesso subito proprio nel 2006, costituiscono eventi che secondo la normalità dei casi nel settore calcistico influenzano negativamente ed in modo determinante le aspettative di carriera di giocatori di calcio professionisti, specie se ingaggiati nel ruolo specifico rivestito dall'attore (attaccante). Dulcis in fundo, il giudice scrive che "non risulta affatto provato il nesso di causalità tra gli illeciti oggetto del presente giudizio e la mancata partecipazione dell'attore ai Campionati del Mondo di calcio. Dall'istruttoria orale espletata è emerso chiaramente che l'attore si era infortunato durante la partita Paris Saint-Germain -Monaco del 26 marzo 2006 e che successivamente venne sottoposto a due operazioni, la prima in data 9.05.2006 e la seconda nel novembre del 2006; solo nel febbraio del 2007 l'attore ricominciò ad allenarsi con la squadra dell'Atalanta".

 Risulta evidente che l'impossibilita' per l'attore di partecipare ai Mondiali di Calcio e' derivata esclusivamente dall'infortunio avvenuto in prossimita' delle convocazioni (maggio 2006) per i Campionati del Mondo di calcio". 


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