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Virtus Bologna, Polonara racconta la sua malattia: "Cercando sul web ho letto la storia di Acerbi"

di Christian Liotta

Dopo uno stop forzato a causa di una neoplasia testicolare riscontrata nelle scorse settimane, Achille Polonara, ala della Virtus Bologna di pallacanestro, ha ripreso gli allenamenti con la sua squadra. E intervistato dal podcast 'Non Solo Virtus', il nazionale azzurro ha raccontato i momenti drammatici della scoperta del tumore: "Grazie a un controllo antidoping, dopo la finale di Supercoppa. Il risultato è arrivato dopo un paio di settimane, era il 6 ottobre, mi sembra. Arrivò questa email, dopo pranzo, ero nel letto con mia moglie e mia figlia. Ricordo che ho aperto sul telefono questa mail da parte della Procura Federale e lì per lì ero preoccupato, non mi era mai arrivata una mail di questo tipo. C’era scritto che avevo un valore anomalo per uno sportivo e dovevo dimostrare entro due settimane se questo valore proveniva dal mio corpo o no".

Polonara prosegue: "Da una parte ero tranquillo perché non avevo preso nulla, dall’altro mi chiedevo a cosa fosse dovuto. Ho contattato il dottore della Virtus, Diego Rizzo, che mi aveva detto di stare tranquillo. Ho cercato suò web e la prima cosa che mi è venuta fuori è stata: donne in gravidanza. Poi ho cercato questo valore associato agli atleti e mi è venuta fuori la storia di Francesco Acerbi. Dopo poco mi ha ricontattato il doc per dirmi che dovevamo andare al Sant’Orsola a fare un esame. È venuto subito fuori che avevo questo tumore. Lì per lì l’ho presa abbastanza tranquillamente, i dottori mi hanno subito tranquillizzato, dicendomi che non rischiavo la vita o la carriera. Adesso speriamo che il peggio sia passato e che possa ritornare tutto come prima". 


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