Voci incontrollate al Barça, Bartomeu caccia il vice Rousaud. Che ribatte: "Modi poco saggi"
Fonte: El Nacional
Colpo di mano pesante del presidente del Barcellona Josep Maria Bartomeu: nel corso di una videoconferenza avvenuta nella giornata di lunedì, il numero uno blaugrana avrebbe chiesto la dimissioni immediate del suo secondo Emili Rousaud, accusato di slealtà e di manovre alle sue spalle, e di altri tre dirigenti, ovvero il tesoriere Enrique Tombas, Silvio Elias, membro dello staff dirigenziale del Barça B, e il responsabile dell'area commerciale Josep Pont. La rivelazione è del giornalista iberico Joan Vehils: non avendo il presidente il potere di licenziare o cambiare i dirigenti, in caso di mancate dimissioni può comunque retrocederli di grado fino al gradino più basso. Si prospetta quindi un vero e proprio terremoto nel club catalano, con Bartomeu che, giunto all'ultimo anno di mandato, nominerà nuovi vice presidenti e prevede inoltre di incorporare un nuovo direttore.
Proprio Rousaud, intervistato da SER Catalunya, ha replicato pesantemente: "Mi ha chiamato per dirmi che voleva cambiare il Consiglio di amministrazione e che aveva dei dubbi su alcuni dirigenti, fra cui io. Sono filtrate notizie alla stampa che hanno infastidito i giocatori e riteneva che io avessi criticato il lavoro dei dirigenti del club. Ho detto a Bartomeu che io parlo con la stampa però non filtro e non ho mai criticato i giocatori. Riguardo i dirigenti, gli ho detto che come in tutte le aziende vi sono persone più valide di altre. Mi sembra poco opportuno prendere questa decisione al telefono e senza preavviso, la cosa migliore era parlarsi faccia e faccia e che mi lasciasse riflettere per farmi replicare".