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Vulpis: "Riforme, Gravina la stella polare. La Serie A non può prescindere dalle altre leghe"

di Christian Liotta

Il prossimo 5 dicembre, la Lega Pro si riunirà in assemblea per discutere del nuovo format che la Serie C dovrebbe adottare in un futuro non lontano. Intervistato da Tutto Mercato Web, il vicepresidente vicario Marcel Vulpis si sofferma sulla questione generale delle riforme nel sistema calcio italiano: "Il presidente Ghirelli, in tema di riforme, è un treno: o si sale al volo o si rimane fermi. Ma la riforma adesso, si sta rendendo sempre più necessaria, dobbiamo farla, dopo 60 anni è arrivato il momento giusto. Il calcio deve seguire i tempi, un po' come sul tema dell'innovazione digitale: serve la rimodulazione dei campionati per l'ottimizzazione dei format e valorizzazione degli stessi per tifosi e sponsor. Ciascuna Lega deve portar in dote le proprie caratteristiche, questo è ovvio, ma il kingmaker del tutto è il Presidente della Federazione Gabriele Gravina. Non scherzo quando lo definisco la stella polare del calcio".

Molto dipende però anche dal Governo. Andrea Abodi è l'uomo giusto per provare ad andare oltre?
"Il Ministro Abodi è una persona più che professionale e preparata, conosce il calcio e lo sport in generale, ha una sensibilità unica rispetto a queste tematiche, e credo che potrà davvero esser di aiuto. La Lega Pro, lo dico da tempo, meriterebbe maggiori risorse perché oggi tantissimi ragazzi della nostra categoria arrivano dalla Serie A e dalla B per essere formati, e questa operazione che noi eseguiamo deve essere un valore riconosciuto. Il Decreto Melandri è stato uno strumento legislativo importante e innovativo in un dato momento storico, ma ora occorre guardare in un modo più moderno all'ecosistema del calcio. La A non può non prescindere dalle altre leghe, non sono mondi staccati, siamo tutti parte della stessa galassia. Faccio l'esempio della Premier inglese, che in piena pandemia ha sostenuto anche economicamente le serie minori, no perché sia benefattrice ma parte è un sistema unico, che addirittura fornisce anche sponsorizzazioni per chi sale di categorie e non ne ha. Dovremmo capire questo, perché solo così si può avanzare".


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